Ho già detto più volte quanto io ami Genova, ottobre e novembre sono due mesi perfetti per esplorarla e per godere della luce e del mare che in questo periodo dell’anno hanno riflessi bellissimi. Amo i risvegli del lunedì mattina a Genova. Caffè, focaccia, sole, vento e salsedine.

La passeggiata di oggi parte da Genova Quarto dei Mille, passando da Vernazzola, per arrivare a Boccadasse, proseguire su Corso Italia, Brignole e poi un gelato e un tramonto giù al Porto Antico, un po’ casa un po’ tana. Questa è una passeggiata per chi ama camminare (circa 8 km a piedi fino a Brignole) che di solito faccio in primavera o d’autunno, è tutta esposta al sole, e  in estate seppur zona sempre ventilata fa generalmente molto caldo.

DA GENOVA QUARTO DEI MILLE A VERNAZZOLA (2 km)

Parto dallo scoglio dei Mille, a Genova chiamato il monumento, da dove Giuseppe Garibaldi la notte del 5 Maggio 1860 partì alla volta di Marsala con la spedizione dei mille. Poco più avanti dello scoglio c’è una stele monumentale con una stella in cima e una targa sottostante. La luce è quella delle 10.30 di mattina e soffia vento di tramontana.

Proseguo su Via V Maggio oltrepassando l’ingresso dell’ospedale Gaslini sempre ammirando questo mare dalle molteplici sfumature. Arriviamo a Genova quartiere Sturla. Imbocco via del Tritone, si passa davanti alla spiaggia di Genova Sturla e attraverso un piccolo camminamento si arriva nella piccola spiaggia di Vernazzola.

DA VERNAZZOLA  A GENOVA BOCCADASSE (550 mt in salita)

Dalla spiaggetta di Vernazzola bisogna prendere la salita di Via Urania un carruggio tipico Genovese lasticato di mattoni.

Sono circa 550 mt in salita, in questo tratto si può godere di un panorama meraviglioso. Non avrete neanche più la sensazione di essere in una città come Genova.

Si sbuca in cima a Capo Santa Chiara una zona residenziale molto bella. Palazzi e ville ben curati, tantissimo verde a picco sul mare. È quassù che si trova Rocca Tirrena (Castello Turcke). Il castello sorge su un scoglio a picco sul mare con difronte il promontorio di Portofino. La dimora ha un impronta tipica del castello medioevale con la sua torre, i suoi merli, e le bifore. È opera dell’architetto fiorentino Gino Coppedè.

Da Capo Santa Chiara inizia la discesa verso il borgo marinaio di Boccadasse. Da qui si possono ammirare le casette colorate che caratterizzano questo posto. Passando da stradine strette, le tipiche “crêuze de mar”, si arriva alla Via della Scalinata fino a sbucare nella piazzetta di Boccadasse.

GENOVA BOCCADASSE

…C’era una volta una gatta che aveva una macchia nera sul muso
e una vecchia soffitta vicino al mare con una finestra a un passo dal cielo blu…

Il cantautore Gino Paoli ha abitato molti anni a Boccadasse. Pare che la famosa “gatta” della canzone del cantautore, fosse uno dei tanti gatti che ancora oggi si aggirano fra le barche dei pescatori in cerca di qualche pesciolino. Lo stesso Gino Paoli ha dedicato a Boccadasse un brano (intitolato, appunto, Boccadasse) inciso dallo stesso autore in coppia con Ornella Vanoni. Inoltre a Boccadasse vive Livia, la fidanzata genovese del commissario Montalbano del celebre romanzo di Andrea Camilleri.

Boccadasse è un vecchio borgo marinaio caratterizzato da casette variopinte arroccate sul mare. Ha mantenuto tutte le caratteristiche di un vecchio villaggio di pescatori ligure. Un’atmosfera lenta e rilassata regna a Boccadasse, dove i pescatori sistemano le loro coloratissime barche e le reti da far asciugare al sole.

Il fulcro principale è la piazza Nettuno che si affaccia sulla spiaggetta. Qui troverete la Barca targata GE8317, una delle barche di Genova più fotografate. A pochi passi dal centro di Genova in questo posto il tempo sembra essersi fermato lontano dai rumori della città. Non ci sono automobili ne stabilimenti balneari, ma il borgo è abitato e pulsa di vitalità.

Diverse sono le ipotesi circa l’origine del nome di Boccadasse. Le più note sono due. Una afferma che il nome del borgo deriverebbe dalla forma della piccola baia: Boccadasse in dialetto genovese (bocca d’azë) significherebbe bocca d’asino. L’altra sostiene che questo borgo fu scoperto e colonizzato per primo da alcuni pescatori spagnoli che in questa insenatura trovarono riparo da una tempesta. Il nome in questa ipotesi deriverebbe da quello del quartiere argentino di Buenos Aires “la Boca”.

Sopra il borgo di Boccadasse sorge la Chiesa dedicata a Sant’Antonio di Padova. Venne costruita tra il 1770 e il 1800 dai pescatori del borgo come semplice cappella religiosa. Solo più tardi venne costruito il campanile e trasformata in una vera e propria chiesa. Sul retro della chiesa si trova la piazzetta panoramica dalla quale si può ammirare in tutta la sua completezza, il panorama del sottostante borgo marinaro.

DA GENOVA BOCCADASSE A GENOVA FOCE (3 km)

Boccadasse è collegata a Genova Foce (quartiere fieristico) da Corso Italia, un ampia e comoda passeggiata pedonale e ciclabile, prevalentemente pianeggiante, tutta sul mare.

Corso Italia è la passeggiata domenicale dei genovesi che qui vengono a fare sport (corsa, bici, pattini, ecc), a respirare la salsedine del mare a pieni polmoni e a prendere il sole. Gli stabilimenti balneari sono già stati smontati. Sono presenti alcuni bar e ristoranti. È la “Genova Bene” quella degli edifici e delle ville di pregio, stile Art Decò, dall’aspetto curato ed elegante. Corso Italia termina a Foce. Da Foce a Genova Brignole sono circa altri 2 Km da percorrere a piedi.

UN GELATO E UN TRAMONTO AL PORTO ANTICO

Da Genova Brignole se fatta a piedi si scende per via XX Settembre attraversando tutto il centro storico di Genova, ma questa volta dopo tutti questi chilometri a piedi prendo la metropolitana di Genova, salgo a Brignole e scendo a San Giorgio, la fermata del Porto Antico. Un gelato, il caffè da Eataly, e poi il mio giro preferito : molo al Mare Fabrizio de Andrè, devo fermarmi almeno mezz’ora a guardare le barche a vela, e poi un tramonto giù in fondo all’isola delle Chiatte.

Lo so, sono un abitudinaria. Faccio questo giro tutte le volte e non sono ancora riuscita a stancarmi. Ciao Genova ci vediamo la prossima settimana.

Isola delle chiatte

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