TERRA DI LUNIGIANA

Verdi colline a picco sul mare che appare di un intenso colore blu, nel quale si riflettono piccoli borghi marinari, con file di case colorate e maestosi castelli medievali arroccati sulle alture che dominano le baie. Questo è lo scenario del Golfo dei Poeti. Ma questa è anche la terra della Lunigiana meno conosciuta.

Si perché le acque che bagnano Lerici e il vicino borgo di San Terenzo appartengono al mare della Lunigiana dove il fiume Magra incontra le acque salate del Mar Tirreno, dove la lunga costa sabbiosa toscana incontra le ripide falesie liguri.

La Lunigiana una regione storica incastonata tra mare e monti, tra Liguria e Toscana, dove è possibile vedere il mare dai monti, e le montagne dal mare. Trae il proprio nome dall’antica città romana di Luni, situata alla foce del fiume Magra, non lontano da dove oggi sorge Sarzana.

Una terra di mezzo che la cartina geografica dell’Italia colloca principalmente in Toscana, a nord, nella provincia di Massa Carrara. La Lunigiana è il luogo dove la Via Francigena incontra il mare.

LERICI

È senz’altro uno dei borghi marinari più conosciuti ed apprezzati della Riviera Ligure di Levante.

Siamo nell’incantevole Golfo dei Poeti, con i suoi castelli a picco sul mare e le sue tre perle incontaminate a pochissime miglia : Palmaria, Tino e Tinetto.

I colori che appaiono davanti agli occhi“sanno” tanto di Liguria dove gli intonaci delle case sono colorati di “rosso portofino”. Passeggiate e sentieri panoramici immersi nella macchia mediterranea che profuma di mirto, corbezzolo e ginepro; e poi il mare con le sue mille sfumature.

Il lungomare di Lerici è segnato da una parte dalla presenza imponente del castello di origini pisane e dall’altra parte invece si trovano le spiagge e gli stabilimenti balneari.

In direzione Tellaro si trovano le piccole spiagge di San Giorgio e lo stabilimento balneare sulla scogliera “Ciccillo a Mare”, subito dietro il castello, uno dei primi stabilimenti sorti a Lerici. La stratta lingua di sabbia delle spiaggetta sotto lo stabilimento è pubblica. Oltre si rincorre un tratto di costa frastagliata non raggiungibile a piedi e non accessibile in generale in quanto zona militare. Oltre tale zona un luogo esclusivo, ben nascosto tra le scogliere a picco tipiche della Liguria, l’Eco del Mare e poi Fiascherino e Tellaro. Sono ancora indecisa se mi fanno più effetto viste dal mare o viste da terra. La natura è rigogliosa e il mare è limpidissimo.

In direzione opposta verso San Terenzo, gli scogli e poi la spiaggia di Lerici e poi quella della famosa Venera Azzurra, in parte libera dove è possibile noleggiare ombrelloni, sdraio, lettini e pedalò o sedersi a pranzare in uno dei chioschi sulla spiaggia. Tutta questa zona è caratterizzata da fondali sabbiosi e bassi dove si tocca per un lungo tratto, molto diverso dal fondale sassoso delle Cinque Terre.

Il grande Castello di Lerici venne costruito a picco sul mare intorno al 200 sotto la Repubblica marinara di Pisa, e solo successivamente passò sotto la Repubblica genovese. È durante questa dominazione che fu costruita la maestosa torre pentagonale che ancora oggi possiamo ammirare e che rende inconfondibile il profilo di Lerici.

Bellissimo, dunque, avventurarsi in una passeggiata poco prima del tramonto tra le strette viuzze e le tipiche scalinate a terrazza che caratterizzano la parte più antica del borgo e conducono fino alla grande terrazza del castello, da dove il panorama sull’intero golfo della Spezia, con la sequenza delle isole che sfiorano il borgo di Portovenere lascia senza fiato. È possibile salire sul castello anche con un ascensore gratuito posto sotto la galleria alla quale si accede dalla passeggiata principale vicino al molo.

Da quassù ci si rende conto che questo è proprio il “golfo delle vele”. Lerici, Portovenere con le vicine Marina di Fezzano e la Marina delle Grazie, sono un paradiso per la vela e per i velisti che in questo golfo trovano vento quasi tutto l’anno. Tantissimi i posti barca e le marine attrezzate. Dal castello un’infinità di vele ci appaiono davanti agli occhi. Ovviamente davanti ai miei occhi scende l’incanto. La navigazione in questa zona è meravigliosa, ci sono stata in diversi periodi dell’anno e ogni stagione ha il suo perché.

Fino a qualche anno fa le stanze del castello ospitavano il museo geopaleontologico, ed era stato allestito all’esterno il giardino dei dinosauri con la riproduzione in scala dei tre differenti animali.

Sul molo del porticciolo, ai piedi del castello, è possibile invece ammirare la squadra di “Canoa Polo” di Lerici che si allena in uno specchio d’acqua con sfondo vele ormeggiate in porto.

La canoa polo è uno sport di squadra che si svolge in acqua con la palla. È un gioco simile per alcuni aspetti alla pallanuoto, dove i giocatori si muovono però su canoe. La porta/canestro in cui segnare punti è sospesa due metri sul livello dell’acqua e protetta da un giocatore che usa la pagaia, sollevandola perpendicolarmente all’acqua, per parare i tiri.

La bellezza di Lerici ha rapito lo sguardo e il cuore dei tanti artisti e poeti che nei secoli sono passati di qui e che qui hanno deciso di soggiornare, facendo sì che questo luogo fosse conosciuto in tutto il mondo come Golfo dei Poeti.

E proprio dal pontile di Lerici, davanti ai giardini del lungomare, poco distante dalla Piazza Garibaldi, è possibile usufruire di uno dei tanti servizi di navigazione che il Consorzio Marittimo “5 Terre Golfo dei Poeti” mette a disposizione. Da qui partono molte imbarcazioni in diverse fasce orarie della giornata, che offrono la possibilità costeggiando le insenature più suggestive della riviera Ligure di Levante e di raggiungere velocemente i paesi più suggestivi di questa costa. Molti gli itinerari tra cui poter scegliere: Portovenere, le Cinque Terre e più in là, fino a Portofino, oppure in direzione opposta si possono raggiungere le spiagge della Versilia.

 

Un Golfo dei Poeti da vedere dal cuore stesso del mare, cullati dalle onde e rinfrescati dalla brezza e dagli spruzzi del mare.

Su Piazza Garibaldi, la piazza principale di Lerici si affaccia la singolare Torre di San Rocco. Qui si svolgono i concerti e le principali manifestazioni culturali e artistiche che coinvolgono popolazione e turisti in ogni periodo dell’anno, mentre nelle altre sere diventa luogo di ritrovo, su cui si aprono i dehors dei locali e dei ristoranti.

Da qui inizia la passeggiata che conduce a San Terenzo.

SAN TERENZO

A poca distanza da Lerici raggiungibile a piedi attraverso la passeggiata lungomare di circa 2.5 km (lungomare Biaggini) ecco l’incantevole borgo di San Terenzo. Un percorso da castello a castello piacevole da percorrere d’estate anche nelle ore più tarde per ammirare tutte le luci del golfo e godere della frescura del mare e del luccichio della luna che si rispecchia dentro di lui.

San Terenzo sa incantare per la sua atmosfera raccolta e tranquilla

Un piccolo borgo marinaro, tipicamente ligure a ridosso del mare con vicoli stretti e ripidi che conducono al mare, un susseguirsi di case multicolori affacciate sulla spiaggia soleggiata e sulla Piazzetta Brusacà in cui, all’ombra dei pini, vengono arenate le piccole barche di pescatori. E poi il castello, che dall’alto su uno sperone di roccia della sua scogliera, domina tutto questo incanto. Dirimpettaio del Castello di Lerici, chiude il versante occidentale del Golfo dei Poeti e con la sua rocca quadrangolare difende il piccolo borgo marinaro di San Terenzo.

Elegante torre merlata a pianta pentagonale con tre torrette circolari agli angoli, il Castello di San Terenzo è stato di recente restaurato e val bene la piccola salita che dalla piazzetta sul mare porta all’ingresso del fortilizio, oggi sede di mostre e manifestazioni culturali.

Sotto il castello una grande terrazza di scogli, perfetta per sdraiarsi al sole e sempre ventilata, affaccia sul mare e da qui gira intorno allo sperone da cui emerge il castello. Ed è proprio nascosta dietro il castello una piccola insenatura che accoglie la spiaggetta della Marinella.

Un oasi di pace e silenzio, chiusa tra ripide pareti rocciose con il fondale sabbioso e l’acqua bassa per molti metri.

La spiaggia è raggiungibile da qualche tempo solo via mare, scendendo dagli scogli sotto il castello e raggiungendola a nuoto. Il sentiero di collegamento appena sotto il castello è stato chiuso e transennato per via di una frana di alcuni anni della parete rocciosa sopra la spiaggia.

Sempre a San Terenzo, racchiusa tra Punta Santa Teresa e Punta Galera, si trova la famosa spiaggia della Baia Blu.

È possibile arrivarci anche grazie ad un servizio pulmino da Pozzuolo. Tra i vari servizi ci sono due piscine di acqua salata, ombrelloni, sdraio e lettini. Dalla spiaggia della Marinella alla Baia Blu è tutta costa rocciosa con susseguirsi di spacchi, massi sparsi e due piccole grotte.

Dalla spiaggia, oltre al castello di San Terenzo e di Lerici, si vede il campanile della chiesa del paese, dedicata alla Natività di Maria Vergine famosa per il quattrocentesco bassorilievo di Domenico Gare, la “tavola della Madonna dell’Arena”, così chiamata perché rinvenuta sulla spiaggia (altrimenti detta arena) dopo una forte mareggiata, e perciò tuttora oggetto di culto.

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