TRAPANI

A 45 chilometri da San Vito Lo Capo si trova Trapani, la città a forma di falce tra i due mari, il Mar Tirreno e il Canale di Sicilia. Vi assicuro che vale veramente la pena di visitare questa piccola cittadina adagiata sulla punta estrema della Sicilia occidentale, con un centro storico ricco di antiche chiese e palazzi nobiliari.

Siamo di passaggio a Trapani. Abbiamo solo mezza giornata a disposizione prima di andare in aeroporto per rientrare a casa. Si gira a piedi. Con me sono rimasti Antonella e Marco. Loro della Sicilia sono innamorati sul serio, e da anni con il loro camper la girano per il largo e il lungo. Così anche se abbiamo poco tempo ho due fantastici “Ciceroni” che mi accompagno a dare uno sguardo a questa città.

MURA DI TRAMONTANA E BASTIONE CONCA

Iniziamo dalla bellissima passeggiata sulle Mura di Tramontana.

Le Mura, di cui ne rimane circa un chilometro da Piazza Mercato del Pesce al Bastione Conca, facevano parte delle mura perimetrali della città durante la dominazione spagnola. Accedendovi dalle due estremità o da scalinate che ne intervallano il tragitto, permettono a trapanesi e non di poter godere di uno dei panorami più affascinanti della città.

Raggiungiamo il Bastione Conca, costruito in maniera strategica per poter permettere ai soldati di controllare l’ampio tratto di mare su cui sfocia la città di Trapani.

BASTIONE CONCA

Un lungomare veramente bello e ben tenuto. Un angolo di Trapani che molti si perdono per la sua posizione quasi “nascosta” ma che regala un panorama eccezionale.

Da qui ci muoviamo verso la zona della torre di Ligny, un’antica torre costiera situata all’estremità occidentale della città di Trapani. Anch’essa fu eretta a difesa della città dalle incursioni dei corsari durante la dominazione spagnola della Sicilia, sugli scogli che formano la prosecuzione della stretta lingua di terra della città antica, chiamata anticamente Pietra Palazzo.

CALETTA SAN LIBERALE

È sulla via che costeggia la torre Ligny che incontrerete la Caletta San Liberale, un’area demaniale una volta abbandonata, trasformata in spiaggetta. Rinata e sistemata con l’impegno di un gruppo di cittadini che da anni si occupano di tenerla pulita e di valorizzarla, senza richiedere alcun contributo pubblico, oggi un luogo di incontro per tutti gli abitanti del quartiere.

Vi hanno collocato muretti a secco e panche in legno e creato un piccolo giardino, portandovi la terra e piantando piante grasse.

Adagiato intorno al porto, il centro storico custodisce numerosissime testimonianze di storia e di arte: antichi palazzi, monumenti e chiese, tra cui la Cattedrale di San Lorenzo, dall’elegante facciata barocca, e il Santuario dell’Annunziata. Da non perdere una visita al Museo Regionale Pepoli, per comprendere l’evoluzione del patrimonio artistico di Trapani e del suo territorio dall’antichità ai giorni nostri. Le strade del centro storico sono bellissime.

GASTRONOMIA SICILIANA

In tema di prelibatezze anche qui si ha l’imbarazzo della scelta, ma il luogo che voglio segnalarvi è la Pasticceria Colicchia, famosa per le speciali granite fatte con ingredienti genuini e in tanti gusti. Siamo a settembre quindi non è periodo di granita ai gelsi, così decido di assaggiare la granita al pistacchio.

Il pesce e le tipiche verdure mediterranee sono i protagonisti della cucina siciliana.

Il pesce, e il tonno in particolare, risentono, nella loro preparazione, oltre che di forti influenze arabe e spagnole anche dei particolari profumi delle erbe spontanee che nelle isole Egadi trovano il loro habitat migliore ad esempio qua cresce il finocchietto selvatico usato per la pasta con le sarde o per aromatizzare pietanze di pesce;

Trionfano le melanzane preparate in cento versioni, gratinate, in caponata, alla parmigiana, arrostite, a funghetto, ognuna col tocco personale e creativo del loro autore.

E poi ci sono i ricci usati come antipasto o per condire la pasta e il tonno da servire crudo, in agrodolce, appena scottato, in polpette, in involtini. Gli arancini di riso, pane e pannelle e il pane cunzatu che troverete in molte panetterie.

Il lungo elenco dei dolci, tutti squisiti e genuini, sono il fiore all’occhiello della pasticceria siciliana. Ovviamente non possono mancare i dolci più golosi della tradizione siciliana: cannoli, cascatelle o biscotti alle mandorle…abbinati a ottimi vini locali.

La ricotta è uno degli ingredienti base di tanti dolci siciliani come la cassata, i cannoli, le graffe, le pesche, le cassatelle. Le mandorle sono molto utilizzate, nella piccola pasticceria e nei così detti “ericini”, ma soprattutto nella frutta Martorana famosa per le sue forme dai colori sgargianti.

In Sicilia il cibo è una questione di cultura, un rito, l’opportunità di viaggiare nella storia e nelle tradizioni siciliane che vengono raccontate in forma di aneddoti al commensale, tra un piatto e l’altro, per farlo sentire in sintonia con il luogo che lo ospita. Buon appetito!

Lascia un commento

Your email address will not be published.

You may use these <abbr title="HyperText Markup Language">html</abbr> tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*