LUSSEMBURGO: L’EUROPA CHE VORREI

Se si osserva la cartina dell’Europa è facile trascurare il Granducato di Lussemburgo: un piccolo paese racchiuso tra Francia, Germania e Belgio.
Se si pensa al Lussemburgo, solitamente si pensa agli istituti bancari e assicurativi, al potere economico, finanziario, e politico.

Personalmente ho sempre pensato a questo piccolo Stato come ad un grigio e freddo paese del Nord Europa. Invece il Lussemburgo è stata una piacevole scoperta.

In realtà sono anni che ho l’occasione di visitarlo, per l’esattezza 13. Gli anni da cui la mia migliore amica si è trasferita a vivere, a lavorare e a mettere su famiglia nel Granducato. Sono anni che lei mi racconta le differenze di vita tra questo paese e la nostra Italia.

Scrivo questo articolo a pochi giorni della caduta del governo Italiano e vi scrivo solo che comprendo il concetto di benessere che il Lussemburgo emana dal suo territorio e vi dico che questa Europa è tanto l’Italia che vorrei.

Il Lussemburgo non è solo business e benessere economico, è welfare e accomodation per chi lo visita e chi lo abita. Un paese dove l’accoglienza è calorosa, un paese gentile, ordinato, pulito, dove tutti si fermano sulle strisce pedonali. Un paese dove la natura è davvero imponente, foreste lussureggianti e castelli, le tipiche caratteristiche architettoniche dei paesi del nord con questi edifici a schiera dalle forme squadrate e i tetti acuti ricoperti da ardesia, quasi a dare un senso di rigidità con cui spesso erroneamente si identifica.

Ora per chi è dipendente dal blu Mediterraneo e dal mare come me l’impatto è molto forte. Diciamo che concettualmente è esattamente l’opposto dei paesi e delle isole del Mediterraneo che io amo tanto, ma affascina con il suo mondo fiabesco, e vale la pena di fermarsi per scoprire una terra fatta di ricordi medievali, fortezze, boschi e castelli e villaggi pittoreschi.

Da sempre punto d’incontro tra la cultura tedesca, olandese e francese, il Lussemburgo ha una parte consistente dei suoi cittadini di origine straniera, fatto questo che contribuisce alla sua aria cosmopolita. Tutti i suoi abitanti parlano almeno tre lingue e i bambini le imparano a partire dalla scuola primaria.

Ora il paese vive sotto la guida di una monarchia costituzionale con a capo il Duca.

Il periodo migliore per visitare il paese è la stagione più calda che va dalla primavera alla estate. D’inverno il clima tende ad essere molto freddo con abbondanti nevicate. Tra l’altro vi sottolineo che è una ottima meta low cost (dal punto di vista del costo del biglietto aereo) soprattutto nei mesi centrali estivi, come agosto, così come lo sono molte capitali del nord Europa.

Grund - Lussemburgo
Grund - Lussemburgo
Grund - Lussemburgo
Grund - Lussemburgo
Lussemburgo
Lussemburgo

GIORNO 1 – CENTRO STORICO E GRUND

Immaginatevi un vecchio castello dai tratti fiamminghi, avvolto nella nebbia, adagiato su un promontorio che domina i sottostanti borghi e i sui due fiumi: il fiume Petrusse e il fiume Alzette.

Non a caso lo chiamano proprio il paese delle favole, la sua atmosfera e i suoi paesaggi, la sua conformazione lo rendono davvero come “uno sfondo” di una antica fiaba, piena di torri e torrette e cunicoli. Il centro storico della città con le sue fortificazioni è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1994.

La storia del Lussemburgo risale al 10° secolo quando Sigfrido, conte delle Ardenne, fece costruire un castello su una roccia sopra il fiume Alzette. La fortezza venne battezzata Lucilinburhuc e nel corso dei secoli il castello e i dintorni vennero rinforzati con numerose fortificazioni supplementari, muraglioni e torri fino a quando non divenne nota come la Gibilterra del Nord.

Quando vedete delle foto del Lussemburgo, generalmente viene mostrato il paesaggio del “Grund” e della sua parete a picco dove si trovano le “Casemates du Bock” e le fortificazioni della città. Si tratta di una rete di chilometri di cunicoli scavati nella roccia, una vera e propria Lussemburgo sotterranea, una seconda città nel cuore della roccia, che una volta era in grado di ospitare migliaia di difensori così come le attrezzature, laboratori, cucine e persino le stalle per i cavalli che possono essere esplorate a piedi.

Principale punto panoramico, è il “Balcone sull’Europa” così come viene chiamato, un balcone sulle mura del vecchio castello da cui parte il “Chemin de la Corniche” (il cammino sulla Cornice), una passeggiata panoramica che si affaccia a strapiombo sulla città bassa, dove scorre il fiume Alzette.

Seguendo il percorso si scende dalla città alta al sobborgo di Grund divisa in due parti dal fiume.

Vi consiglio di dedicare a questa zona almeno mezza giornata, camminate lentamente lungo l’Alzette, ascoltate il rumore del fiume, l’odore del verde, del muschio, dei fiori. Questa è sicuramente la parte che più mi è piaciuta.

Una volta preso il sentiero di fianco all’Abbazia di Neumunster proseguite, arriverete prima ad un ponticello e poi a delle cascate. È bellissimo perdersi lentamente lungo questo percorso e fermarsi a guardare il Lussemburgo un po’ da ogni angolazione.

Abbazia lungo il fiume Alzette
Abbazia lungo il fiume Alzette
Grund
Grund

Nella parte superiore del centro storico che corrisponde al quartiere di Ville Haute, è immancabile una visita al Palazzo Ducale, la residenza ufficiale dei Granduchi di Lussemburgo, visitabile durante il periodo estivo, ossia quando i Granduchi sono in ferie. All’esterno ci sono le guardie quindi si può assistere al classico cambio della guardia.

Immancabile anche passare dalla Place d’Armes, fulcro della città, sempre animata soprattutto dai turisti, contornata da ristoranti e bar, mentre l’ampia parte centrale è occupata dai tavolini dei medesimi locali.

Da visitare, sempre in questa zona, anche Il Museo Nazionale di Storia e Arte, dedicato alle arti, alle scienze e al folklore.

Centro storico Lussemburgo
Centro storico Lussemburgo
Centro storico Lussemburgo
Centro storico Lussemburgo
Grund
Grund

GIORNO 1 – LA CATTEDRALE DI NOTRE DAME E IL PONTE ADOLFO

Le guglie slanciate e sottili della Cattedrale di Notre Dame, che svettano nel centro storico di Città del Lussemburgo, sono senza dubbio uno dei simboli cittadini. Costruita in stile gotico – fiammingo è situata di fronte ad una delle terrazze panoramiche della città. L’interno è a tre navate e presenta decorazioni rinascimentali e barocche e ampie vetrate luminose e colorate.

Adiacente alla Cattedrale, Place de la Constitution, dove svetta la dorata colonna di Gelle Fra.

Il monumento della Rimembranza (in francese Monument du Souvenir), generalmente noto con il nome di Gelle Fra (in lussemburghese (Signora Dorata), è un memoriale militare. Il monumento è dedicato alle migliaia di cittadini lussemburghesi che si arruolarono nelle forze armate dei paesi alleati e rimasero uccisi durante la prima guerra mondiale. Dalla balconata presente in questa piazza si ha una splendida vista sul sottostante Grund e sul ponte Adolphe.

Il ponte Adolphe, un ponte ad arco in pietra del 1900, collega il quartiere del centro “Ville Haute” con quello della “Gare”. È stato restaurato da poco e il Comune ha realizzato sotto il ponte una passerella ciclopedonale sospesa. È un’esperienza da provare. Si passa dal caos del traffico alla pace data dal parco sottostante immergendosi nel silenzio e nella natura.

Interno Cattedrale Notre Dame
Interno Cattedrale Notre Dame
Interno Cattedrale Notre Dame
Interno Cattedrale Notre Dame
Passerella ciclo-pedonale Ponte Adolphe
Passerella ciclo-pedonale Ponte Adolphe
Passerella ciclo-pedonale Ponte Adolphe
Passerella ciclo-pedonale Ponte Adolphe

GIORNO 2 – LA STRADA DEL VINO LUNGO LA MOSELLA

Al confine sud-est con la Germania, invece, si trova la valle della Mosella che gode di un microclima unico. Il risultato è che qui è nato uno dei più piccoli distretti viticoli d’Europa che però si è ben presto fatto conoscere per la produzione di bianchi pregiati e di vini spumanti.

La strada del vino, come viene chiamata, si snoda per circa 240 chilometri attraversando tre stati, tra paesaggi mozzafiato.

La mia gita ha previsto un percorso lungo il fiume in una giornata piovosa partendo da Remich fino a raggiungere Schengen, nota per essere la località in cui è stato firmato nel 1985 l’omonimo accordo, da cui è nata l’Europa Moderna.

Remich è un comune del Lussemburgo che si trova sulla sponda sinistra della Mosella: il fiume segna il confine fra Lussemburgo e Germania. Dall’altra sponda del fiume sarete in territorio tedesco. Questa località turistica presenta bar, ristoranti e locali dove sedersi a mangiare o bere qualcosa.

Da qui partono barche e battelli che costeggiando e navigando il fiume arrivano a Schengen. Potete decidere voi quali paesi toccare con una vera e propria crociera fluviale giornaliera oppure, nel caso in cui partiate dalla Francia o dalla Germania di più giorni.

L’alternativa alla navigazione è effettuare questo percorso di circa 10 km a piedi come abbiamo fatto noi.

Il verde e i vigneti sono onnipresenti. È bellissimo immergersi in questa natura. Durante il tragitto troverete molti punti destinate al ristoro e attrezzati per potersi sedere e vivere il relax di questa natura. Verrete a contatto con anatre e cigni. I vigneti avvolgono tutta questa zona a perdita di occhio.

Durante il mio soggiorno in questo paese ho assaggiato in più occasioni il famoso Riesling Lussemburghese che ho trovato di altissima qualità. Sono un’amante dei vini, soprattutto dei vini bianchi.

Vigneti lungo la Mosella
Vigneti lungo la Mosella
La strada del vino lungo la Mosella
La strada del vino lungo la Mosella

GIORNO 2 – IL MUSEO EUROPEO DI SCHENGEN

Camminando lungo la Mosella arriverete a Schengen, dove è sicuramente molto molto interessante fermarsi. Schengen è incredibile perché si trova esattamente al confine tra Lussemburgo, Germania e Francia.

La cittadina deve la sua notorietà allo storico accordo sul superamento delle barriere alle frontiere, l’Accordo di Schengen, che cinque paesi europei vi stipularono il 14 giugno 1985, a bordo di un battello sul fiume Mosella.

L’accordo di Schengen è un trattato internazionale tra Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Germania e Francia, che prevedeva la creazione di uno spazio comune, tramite una progressiva eliminazione dei controlli alle frontiere comuni tra i cinque Stati interessati, sia delle merci sia delle persone.

Affiancato al ponte che collega il Lussemburgo con la Francia, troverete un piccolo “attracco” sulla Mosella, dove era stato ormeggiato il battello all’interno del quale fu firmato l’accordo. Di fronte una piccola piazza con tre cilindri bucati da stelle stilizzate e tutte le bandiere dei paesi che fanno parte dello spazio Schengen. Si trova poi il Museo, dove c’è un’interessante raccolta di documenti legati all’accordo e ai vari vincoli che in passato erano legati alle frontiere: abbigliamento da doganiere e informazioni storiche. Di fronte al museo un pezzo originale del Muro di Berlino. (https://www.visitschengen.lu/)

Lo Spazio Schengen (detto anche Area Schengen o Zona Schengen) è un’area che comprende 26 Stati europei che hanno abolito i controlli sulle persone alle loro frontiere comuni, che sono state sostituite da un’unica frontiera esterna e funzionano quindi, dal punto di vista dei viaggi internazionali, come un unico paese. Se fate attenzione negli aeroporti alla sezione arrivi troverete la divisione fra “paesi Schengen e paesi non Schengen”. Se oggi noi possiamo muoverci così liberamente all’interno dell’Unione Europea e non solo lo dobbiamo proprio a questo accordo.

Un pezzo del muro di Berlino
Un pezzo del muro di Berlino
Un pezzo del muro di Berlino
Un pezzo del muro di Berlino
Museo di Schengen
Museo di Schengen
Schengen
Schengen

GIORNO 3 – IL KIRCHBERG

La Città del Lussemburgo vive con una doppia personalità: mentre nel centro storico si respira il fascino del passato con i suoi palazzi, le piazze, la cattedrale e le strade di ciottoli, nel quartiere di Kirchberg si fa un salto nella modernità con palazzi super moderni e dall’architettura d’avanguardia, acciaio e vetro, interi palazzi in cui si rispecchiano le nuvole e il cielo, istituti finanziari e assicurativi che scintillano nella strada principale, che attraverso il ponte rosso porta poi nel quartiere del centro. Molte sono le sedi di istituti bancari, edifici moderni progettati da architetti di levatura internazionale.

Il Krichberg rappresenta La Lussemburgo moderna, quella concentrata sul lavoro, sugli affari e al denaro.

L’Unione Europea ha posto proprio in questo quartiere la sede di vari organi comunitari. La Sede del Segretariato Generale del Parlamento Europeo, della Corte di Giustizia, della Banca Europea degli Investimenti.

Kirchberg - Palazzi Unione Europea
Kirchberg - Palazzi Unione Europea
Kirchberg Lussemburgo
Kirchberg Lussemburgo
Kirchberg Lussemburgo
Kirchberg Lussemburgo

GIORNO 3 – IL MUDAM

Per gli appassionati di arte moderna nel quartiere di Kirchberg è d’obbligo visitare il Mudam di Lussemburgo, ovvero il Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean, che ospita collezioni di artisti di fama mondiale.

La struttura è veramente un capolavoro, sia internamente che esternamente, anche la vista dal retro del museo, dai suoi giardini è molto bella, si può vedere parte di Lussemburgo dall’alto.

La struttura è opera dell’architetto Pei (quello della piramide del Louvre), che ama molto due forme, la piramide e la spirale (bellissime le scale) e alternare la pietra chiara a grandi vetrate. Gli ambienti più belli sono la grande altissima sala centrale e quella della caffetteria.

Questo museo ospita installazioni temporanee che potrebbero essere abbastanza discutibili. Ma si sa l’arte moderna non si può discutere in realtà.

Sala d'ingresso Museo Mudam
Sala d'ingresso Museo Mudam
Esterno Museo Mudam
Esterno Museo Mudam

IL CIMITERO MONUMENTALE AMERICANO

Lo so che potrebbe sembrare un po’ macabro fare una visita ad un cimitero in un paese straniero, ma il Luxembourg American Cemetery Memorial è un posto davvero molto suggestivo, questo è il motivo per cui mi sento di dirvi di fare una tappa in questo luogo se passate dal Lussemburgo.

Centinaia di croci allineate in un prato verde. Il silenzio.

Si tratta di un cimitero monumentale che ospita oltre 5.000 salme di soldati americani caduti nella Seconda Guerra Mondiale per liberare l’Europa. Tra le tombe, vi è anche quella del celebre generale Patton (il generale d’acciaio), vincitore della guerra in Europa, un uomo che è morto dopo la guerra, nel suo letto negli Stati Uniti, ma ha chiesto di essere riunito con i tanti soldati che non era riuscito a riportare a casa.

LE FATTORIE

Uno degli aspetti che vi balzerà immediatamente sotto gli occhi mentre siete in fase di atterraggio nel Gran Ducato è la quantità infinita di verde. A perdita d’occhio. Foreste, boschi e fiumi.

Al di fuori del centro storico di Citta del Lussemburgo questo paese si mostra in tutto il fascino della natura che contraddistingue i paesi del Nord Europa. Soprattutto rilassa.

Fuori dalla città, paesi, contrade e borghi rurali da favola. Maneggi e fattorie. Qui è possibile camminare per ore nella natura a due passi dalle proprie case.

Ed è un po’ così lo stile di vita di chi vive questo paese. Finita la giornata lavorativa si portano i bambini in queste aree a giocare o a camminare. Qui ogni quartiere di ogni borgo è attrezzato con percorsi vita e giochi per bambini.

Io sono stata in una fattoria di struzzi. Vi mostro qualche scatto.

DOVE MANGIARE

Il Lussemburgo è un paese con una percentuale di stranieri pari al 50%della popolazione. Tantissimi, Italiani, Francesi, Olandesi, Portoghesi e Spagnoli si sono trasferiti a lavorare e a vivere qui. Questo ha fatto sì che la cucina del Lussemburgo sia molto varia. Qualunque cibo avete in mente qui lo troverete.

Sicuramente una delle pietanze più diffuse è la carne, sia di pollo, vitello ma soprattutto di maiale. Provate almeno una volta la “Bouchee a la reine”, che consiste in un vol au vent di sfoglia salato, ripieno di carne di vitello, funghi e formaggio. Lo fanno un po’ dappertutto.

Ho mangiato in diversi posti e sempre cose assolutamente differenti l’una dall’altra. Dall’ hamburger al sushi ma uno dei posti che ho trovato super è sicuramente Oberweis Luxembourg. (https://www.oberweis.lu/)

Oberweis nasce come pasticceria, una tradizione nata nel 1964, e da buona figlia di Pasticcere non posso fare a meno di dirvi che questo posto e i suoi dolci sono superlativi. La Maison Oberweis fa parte dell’identità gastronomica lussemburghese ed è fornitore ufficiale della Corte.

All’origine di questa fama, i suoi cioccolatini e i suoi dolci in monoporzione rappresentano la perfezione di una tradizione artigianale. La loro produzione si basa sull’esperienza, una scelta irreprensibile di materie prime, un forte requisito di qualità, un desiderio perpetuo di innovazione. Difficilissimo scegliere per la grandissima offerta di abbinamenti e sapori.

Oggi però la Maison Oberweis ha inserito all’interno anche i prodotti salati.

Ci sono cinque negozi in Lussemburgo (uno in stazione e uno in aeroporto) di questa famiglia. Il più grande è quello in centro in Grand Rue, la strada principale dello shopping lussemburghese. Disposto su due piani, al piano superiore troverete una sala dove potervi sedere a mangiare sia i dolci che salati.

Questo posto è molto apprezzato in pausa pranzo. Io ho mangiato degli ottimi gamberetti con mango e avocado e i dolci a seguire. Io ho assaggiato il “Coup de coeur”, un biscotto al cioccolato con lamponi, mousse al cioccolato e glassa di lamponi e la “Jalousie 3 chocolats”, invece, con tre strati di mousse differenti al cioccolato: fondente, latte e bianco. SUBLIMI!!!

Oberweis, inoltre, ha una qualità prezzo ottima ed è davvero una istituzione in Lussemburgo.

Per quando riguarda i costi, il Lussemburgo è sicuramente molto più costoso rispetto all’Italia sotto tutti i punti di vista, ma è una proporzione alla qualità di vita e al benessere economico. Non è secondo me caro, ma costoso.

Vi do dei parametri che sono fissi dappertutto per quanto riguarda le bevande e il cibo. Un caffè costa 3 euro. Una bottiglia di acqua 5 euro. Una portata di un menù tra i 15 e i 20 euro.

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