La cosa più bella?
Alcuni colori. Li vedi solo in acqua.
A certe latitudini cogli delle sfumature che ti sembrano quasi irreali.
Veri quadri.
(Giovanni Soldini, velista)

26 Gennaio 2019 – Continente Asia – Oceano Indiano – Isole Maldive

Tutti quelli che ci sono stati dicono che la prima volta che le vedi dall’alto non te la dimenticherei più.
Quando l’aereo arriva sopra gli atolli, si ha la sensazione di varcare la porta di ingresso di un luogo magico.
Non vi è termine più adatto, seppur espressione tanto abusata da essere diventata quasi luogo comune, di “paradiso terrestre”.

La visione dall’alto è sicuramente una immagine che non vi dimenticherete più.

Non sembrano vere. Non capisci dove finisce l’oceano e dove inizia il cielo. Vi troverete davanti a infinite sfumature di blu, di verde e di bianco. Palette di colore che si declinano in centinaia di tonalità.

Si prova un senso di sospensione. Ci siamo attaccati tutti ai finestrini dell’aereo e abbiamo iniziato il nostro sogno verso questo angolo di paradiso.

La leggenda narra che il Signore, dopo aver creato il mondo, guardandolo dall’alto, si commosse per la sua bellezza e dalle sue lacrime nacquero queste isole meravigliose, gocce di sabbia e corallo sparse nella immensità di un mare dai colori che in nessun luogo del mondo ha le stesse sfumature.

L’arcipelago delle Maldive è composto da 26 atolli naturali, ognuno dei quali contiene numerose isole coralline, di diversa dimensione, alcune così piccole da poter essere attraversate con venti passi, alcune disabitate e deserte, alcune private su cui sorgono i vari resort e altre, pubbliche e accessibili, abitate dai locali. In totale si contano 1192 isole pura meraviglia della natura.

Sono bagnate dal Mar delle Laccadive, un mare che bagna la punta meridionale dell’India, delle isole Maldive e dello Sri Lanka. Fa parte dell’Oceano Indiano. Questo caldo mare mantiene una temperatura costante nel corso dell’anno ed è ricco di vita marina.

Generate da un miracolo della natura, la loro conformazione geologica è frutto della stratificazione di calcare e corallo, formatesi con le numerose variazioni di livello delle acque ad iniziare da circa 60 milioni di anni fa, a seguito dell’emersione d’imponenti montagne vulcaniche dal fondo dell’Oceano Indiano di cui esce dalla superficie quello che vedete. Maree ed erosione dei venti e i pesci hanno fatto il resto.

Le Maldive sono una destinazione ideale quasi tutto l’anno. Il clima è tropicale monsonico con temperature medie tra i 27 e i 35 gradi. Ci sono due periodi monsonici.

Da dicembre ad aprile, quello più consigliato, sotto l’influsso del monsone di sud est. Il clima è un pochino più secco ed è anche il periodo migliore per le immersioni per la miglior limpidezza dell’acqua marina.

Da maggio a novembre, con piogge più frequenti e un alto tasso di umidità sotto l’influsso del monsone di sud ovest. In questo periodo l’acqua risulta essere più torbida a causa della presenza di una grande quantità di organismi planctonici, portati dalle correnti. Allo stesso tempo questo è un buon periodo per gli amanti della pesca.

LE MALDIVE IN CATAMARANO

Una vacanza alle Maldive è molto di più di quanto chiunque possa immaginare.

La bellezza, quella che ti fa pensare a quanto madre natura possa creare perfezione, una dimensione fatta di silenzi e di natura, un angolo di mondo dove l’energia sale dall’oceano e ti cattura.

Oggi andare alla Maldive non è più un sogno impossibile è infatti possibile trovare una soluzione tra le molteplici proposte di vario livello che il panorama del turismo offre.

Tutto dipende da come volete vivere la vostra vacanza. Ci sono isole di tutte le dimensioni e con ogni tipo di offerta.

Da quelle più grandi, con i resort extra lusso, che siamo abituati a vedere sulle copertine dei travel magazine, completi di ogni tipo di attività, a quelle medie con resort più piccoli e di buon livello, fino alle isole così piccole e selvagge da regalare la sensazione di essere fuori dal mondo, dove negli ultimi tempi, si sono diffuse le guest house, piccole strutture locali dove si inizia a scoprire questo angolo di mondo con spesa veramente possibile per tutte le tasche.

E poi è possibile viverle anche in barca, girovagando tra le isole e vivendo il mare come in nessun altro posto del mondo. Ecco la mia scelta: le Maldive in barca

C’è chi ama scoprire il mondo a piedi, chi in auto, chi in camper, chi in moto, chi in treno. Il mezzo che preferisco io continua a rimanere la barca. E diciamocela tutta, le Maldive in catamarano sono state davvero un’esperienza indimenticabile.

Quando arrivi all’aeroporto di Malé puoi spostarti sulle altre isole con l’idrovolante. Quelli che lo hanno provato dicono sia un esperienza indimenticabile. Noi invece usciti dall’aeroporto attraversiamo la strada e saliamo in barca. Mai capitato. Emozionante. Tutto inizia qui.

Dieci persone per una settimana a bordo di “White Sand”, così si chiama il nostro catamarano.

Dieci piccoli puntini di felicità che ogni giorno hanno percorso miglia muovendosi prima da Malé verso gli atolli del Sud, sempre più vicino all’equatore, e poi quasi disegnando un cerchio sono risaliti verso nord, verso la capitale dove abbiamo poi soggiornato un paio di giorni.

Abbiamo percorso circa 100 miglia facendo slalom tra la barriera corallina di un atollo e l’altro, incontrando abitanti marini diversi ogni giorno. Questo è un privilegio di una vacanza a vela.

Quando ci si trova in dieci persone per una settimana su una barca in mezzo all’oceano si diventa anche un po’ “famiglia”. I legami in barca sono veloci e le emozioni amplificate. Il grosso potere del mare e della vela. Dico sempre che le coppie prima di sposarsi dovrebbero superare una vacanza di una settimana in barca a vela. Lo stesso vale per le amicizie. Se va avrete alte possibilità di non separarvi mai.

Alla fine la barca diventa una casa galleggiante dagli spazi ristretti dove si compiono esattamente tutte le funzioni che si svolgerebbero in una casa. A piedi nudi, senza tanti fronzoli, condividendo e imparando cose nuove. E cosi su White Sand abbiamo impastato il pane tutti i giorni, preparato le crostate per la mattina e pescato. Abbiamo pescato tantissimo pesce e ogni giorno avevamo un pesce diverso da cucinare.

In barca a vela tutto questo corrisponde alla normalità, ma farlo con vista “Maldive”…

Chi non sogna di svegliarsi posando lo sguardo direttamente sul mare o persino fare un bagno ancor prima di colazione? In barca il tempo non esiste, può capitare di svegliarsi al sorgere del sole, perché si viene letteralmente inondati di luce. Nessuno chiasso, nessun risveglio muscolare, nessun programma da villaggio turistico. Ti svegli dentro l’oceano e ti ci butti ancora con gli occhi stropicciati, molte volte, ammetto, ancora prima di essersi lavati i denti. Scusate lo so non è elegante, ma è la verità.

Se il mare visto al tramonto è romantico, il mare visto al mattino è una colata di pagliuzze dorate che vi entrano in corpo.

E poi ci sono i tramonti maldiviani. Bisogna solo scegliere se guardarli dalla barca mentre prepariamo un aperitivo rigorosamente analcolico, oppure se nuotare fino aduna stretta lingua di sabbia in mezzo ad un atollo. E stare li e mentre si guarda il sole sparire nell’oceano e pensare che comprare quel volo ad ottobre è stata una idea geniale.

Qui ci si ritrova nel mezzo dell’oceano indiano, in pace immediata con la natura, in un ritmo naturale in cui non esiste nessun suono terrestre, di quelli a cui siamo abituati noi, instancabili lavoratori occidentali.
E questo lo scrivo come provocazione.

Piccole isole dalla sabbia bianchissima, mischiata a finissimo corallo tritato dalle maree e dal tempo. Palme verdi, di tutte le forme, lingue di sabbia deserte, la barriera corallina che dall’alto si vede chiaramente, tutto si tinge prima di rosa e poi di arancio. I colori si intensificano piano piano al tramonto.

Di notte non c’è nessuno. Niente, nessun rumore, nessuna luce artificiale. Qualcuno pensa che si possa annoiare.
Dopo l’arancio del tramonto, si passa al blu della notte, ed infine milioni di stelle, immaginate la visibilità che può esserci in questa parte del pianeta.

Questa è stata la prima volta che ho dormito in mezzo ad un oceano. Intorno solo blu e pesci. Dormire ancorati nella barriera corallina e svegliarsi ogni mattina in un atollo diverso delle Maldive è stato davvero tanto emozionante. Per miglia poi non incontrerete anima viva ma solo gli abitanti del mare. Delfini, tartarughe, razze, mante, squali e tantissimi pesci colorati.

Dal blu della notte al color pervinca delle prime luci, e poi piano piano tutto acquista di nuovo luce.
Il mare passa da blu ad azzurro, turchese, celeste, verde acqua, bianco.
Se fossero pietre sarebbero lapislazzuli, zaffiri, acque marine, agate, smeraldi, avventurine, malachite e pietre di luna. Me lo immagino così il mare delle Maldive, un pentolone gigante stracolmo di tutte queste pietre mischiate.

Questo viaggio è stato pensato e organizzato all’inizio di ottobre. Meta, locazione catamarano, logistica, voli.

Chi ha reso possibile tutto questo? Lorenzo Leonello e Annalisa De Cesare di Walkabout Charter.

Una coppia di velisti professionisti, una coppia nella vita, due amici meravigliosi. Le loro proposte di itinerari sulle vacanze in barca a vela si differenzia sicuramente sul mercato. D’estate li trovate nel mare degli Dei dell’Olimpo nel Mar Egeo. Con loro ogni settimana l’itinerario è diverso. Con loro ogni volta è una scoperta di nuove isole e di nuovi mari. Potete consultare il loro programma qui (http://www.walkaboutcharter.com/it/)

Considerate che non è facile farsi locare delle imbarcazioni qua. I maldiviani preferiscono non dare barche in locazione agli stranieri. Navigare nel reef è bellissimo ma bisogna fare davvero molta attenzione ai fondali e conoscere le acque. Le fasi di ancoraggio e disancoraggio con tutti quei coralli non sono semplicissime.

Durante il loro giro del mondo in barca a vela Lorenzo e Annalisa si sono fermati per un po’ di tempo anche qui alle Maldive. Avevano già fatto l’esperienza di navigazione in questo luogo magico dell’Oceano Indiano.

UN MONDO SOMMERSO

L’oceano indiano è denso. È liquido ma è anche denso. Tutte le volte che si prova a scendere sotto si percepisce la presenza di tutto quel plancton. Li sotto scorre tutta un’altra vita. Ci sono città, paesi e palazzi abitati da splendide creature marine.

Dopo tanta meraviglia in superficie, quello che lascia davvero stupefatti è quanto esiste dentro l’acqua.
Un mondo parallelo, dove scorre la vita marina in tutte le sue specie, in tutte le sue forme.
Un luogo incredibile dove i colori diventano così vividi ed intensi da essere indimenticabili.
Pesci di ogni forma e colori, di ogni dimensione.

Le più buffe le tartarughe. Si comportano come dei gatti curiosi. Sembrano essere socievoli, si avvicinano così tanto che davvero basterebbe pochissimo per accarezzarle.

Il fatto di cambiare atollo e quindi reef quasi ogni giorno ci ha permesso di scoprire pesci diversi. Si perché ogni barriera corallina mostra vita marina differente. Più si naviga verso gli atolli del Sud, più ci si avvicina all’equatore più la fauna e la flora marina aumenta e i colori diventano più vividi.

È all’ordine del giorno nuotare in superficie con pinne e boccaglio e vedere passare una manta o una razza che sembrano volteggiare con un eleganza incredibile sotto di noi, e poi migliaia di pesci pagliaccio, di gorgonie, di cavallucci marini … qualcosa che non esiste altrove, solo qui.

Potrebbe capitarvi di incontrare i delfini che corrono sulla vostra rotta incrociandosi davanti alla vostra prua.
Quasi come a dire “ehi ciao benvenuti a casa nostra vi accompagniamo noi fino a quell’atollo. Noi abbiamo incontrato anche loro

Non è affatto difficile incontrare gli squali di tutte le dimensioni. Il predatore più grande di tutti i mari. Il più temuto.

Addirittura gli squaletti e le mante di notte si spostano sulla battigia delle spiagge degli isolotti a mangiare i granchi. La natura se la osservate attentamente vi regalerà spettacoli unici. Abbiamo incontrato uno squaletto una sera rientrando dall’isola di Vaatu mentre riprendevamo il gommone per risalire in barca.

La straordinaria bellezza di questo arcipelago nell’Oceano Indiano è la cornice perfetta per gli amanti della pesca e gli appassionati di immersioni. La bellezza del mare maldiviano è risaputa.

I fondali sono tra i più ricchi sia per i coralli ma anche per i tanti pesci che li abitano. Uno spettacolo emozionante e accessibile a tutti, appena sotto il pelo dell’acqua. E’ come nuotare in un acquario, tra centinaia di pesci che sembra di poter toccare con la mano quanto sono vicini. Qui si vive a piedi nudi e si respira un’atmosfera di grande serenità.

L’isola è circolata da una propria barriera corallina, un ecosistema complesso di cui aver molta cura per preservarla nel tempo. Un mondo fantastico dove le forme e i colori dei coralli superano l’immaginazione dei più fantasiosi creatori.

IL MaRHE e il RISCALDAMENTO GLOBALE CLIMATICO

Questo paese è tanto bello quanto fragile. Qui il nemico numero uno si chiama riscaldamento globale climatico. L’arcipelago, bagnato già da un mare molto caldo, è estremamente sensibile ai cambi di temperatura.

A soffrirne sono soprattutto i coralli che in seguito al fenomeno dello sbiancamento diventano sempre più fragili e rischiano di ammalarsi e morire. I fondali, questo va detto, hanno infatti perso un po’ del colore e della rigogliosità che mostrano i documentari fotografici registrati fino ad una decina di anni fa.

Per far fronte a questo problema ecco nascere il MaRHE sull’isola di Magoodhoo nel Sud del paese.

Un centro universitario (una estensione dell’ateneo di Milano Bicocca), un centro all’avanguardia dove viene studiata la salute dei coralli e l’impatto del surriscaldamento globale su di essi e viene salvaguardata la biodiversità dell’arcipelago. Il centro ha inoltre già messo in atto un programma di ripiantumazione del corallo.

In questo centro studenti e professori di tutto il mondo si incontrano per eseguire corsi di “Coral Restoration”.

E’ simile al giardinaggio, semplificando, si prende un pezzo di corallo e lo si fa crescere su corde, come se fosse uno stendino in cui ogni molletta è un corallo. Quando poi sono abbastanza grandi possono essere ripiantumati nel reef e grazie all’azione umana i coralli ricrescono con una certa rapidità. Un lavoro comunque lungo, se si pensa che uno dei coralli “più veloci”, l’acropora, cresce mediamente di un centimetro all’anno e che tutto questo lavoro può essere clamorosamente rovinato anche da un solo grado di surriscaldamento in più.

A seguire un estratto di tre minuti di quanto abbiamo ammirato laggiù.

LE ISOLE DEI PESCATORI

Accanto alle isole-resort per i turisti, quelle abitate dalla popolazione locale sono altrettanto belle e ora anche accessibili. Anzi forse ancora più autentiche.

Le chiamano isole dei pescatori, il nome standard per ogni isolotto che non sia occupato da un resort e quindi essere diventato di proprietà privata. In queste isole troverete lo scorrere reale della vita maldiviana.

Su queste isole, inoltre, negli ultimi anni si sono diffuse le guest house destinate a quanti vogliono scoprire le “vere” Maldive : non le isole-resort dove troverete solo turisti, ma quelle abitate dalla popolazione locale.

Una iniziativa di turismo “all’avanguardia” per un paese al 100% mussulmano, dove il contatto fra i viaggiatori e i locali è sempre stato scoraggiato dalla stessa religione.

La svolta è arrivata anche grazie all’iniziativa da parte del nuovo governo presidenziale di istituire la prima compagnia di traghetti pubblici che collega tutte le isole abitate, che per questo motivo, sono diventate accessibili a tutti dando slancio a nuovo imprinting turistico e quindi a nuove possibilità di crescita culturale ed economica per la popolazione stessa.

Per chi vuole viaggiare in questo modo, avendo a disposizione almeno 15 giorni la scelta delle guest house diventa il modo migliore per scoprire un territorio che adesso, ad oggi, è ancora letteralmente inesplorato.

Vi capiterà così di imbattervi per puro caso su una spiaggetta da cui ammirare un tramonto in rigoroso silenzio, perché a volte non ci sono davvero parole. Guardate le foto che seguono.

Per noi viaggiatori di vela, l’esplorazione delle isole che sembrano più inaccessibili diventa abbastanza semplice. Ancoriamo la barca di fronte all’isola che vogliamo visitare e poi con il gommone ci avviciniamo a un pontile o ad una spiaggia per scendere a terra. Et voilà!!!

Noi siamo scesi una sera quasi all’ora del tramonto sull’atollo di Vaavu

Abbiamo messo piedi sull’isola all’ora in cui il canto del muezzin richiama i fedeli all’ora della preghiera (il tramonto è uno dei cinque momenti della preghiera).

Su ogni isola abitata troverete una moschea con il suo minareto, una scuola per i bambini e i negozi.
Tutto intorno all’isola le barche di legno dei pescatori i Dhoni che hanno un fascino tutto dal sapore asiatico.

Insomma, le Maldive sono la destinazione più celebre e desiderata al mondo, nonché la meta indiscussa delle lune di miele. Le Maldive vanno assolutamente viste almeno una volta nella vita.

Nel prossimo articolo vi parlo di Malé capitale e di Hulhumalé beach, dell’altro volto delle Maldive, spesso meno raccontato, ma altrettanto ricco di fascino e doveroso di narrazione.

Stay tuned #saltnesscrew

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