Marina del Fezzano

COSA È CONTAVELIAMOCI

Innanzitutto è stata una idea. È nata nella mia pancia, è salita al cuore e poi nella mente dove è diventata una parola.
Una idea che è diventata un progetto che riguarda il mio amore per la vela e per il mare.

Il progetto di #condividere con voi una giornata in barca a vela, con lo scopo di “contaminarvi” in modo sano e sportivo, così come sono stata contaminata io e farvi un po’ innamorare della vela, che è uno sport meraviglioso e anche un po’ uno stile di vita.

#Contaveliamoci è stato il primo evento organizzato da Salsedine e Libertà in barca a vela.
Un’ evento rivolto a chi desiderava salire su una barca a vela per un giorno e provare quella sensazione viscerale di cui parlo da un anno qui sul mio blog. Per tutti quelli che volevano provare per un giorno l’esperienza della vela e del mare vissuto “da dentro”.

#Contaveliamoci per spiegare e raccontare alle persone cosa è stata la vela per me e tutto quello che mi insegna ogni giorno.

Un evento rivolto anche a chi era da “solo” a voler provare l’esperienza della barca e non necessariamente “singles”.
Mi spiego meglio su questo concetto.
Intendo dire che in questo ultimo anno ho conosciuto persone che nella vita sono in coppia, mariti e mogli, fidanzati e fidanzate, compagni e compagne, oppure persone che di solito viaggiano in coppia con l’amica del cuore o il grande amico ma che nel caso della vela non riescono a trovare nessuno della propria cerchia con cui condividere questa esperienza.

Da quando ho aperto il mio blog ricevo abbastanza spesso messaggi in cui mi scrivete “Portami con te” “Voglio venire anche io”. Mi avete scritto in molti della curiosità e della voglia di provare ma anche delle vostre paure.

Ho analizzato che i problemi di base e di partenza più o meno sembrano essere simili e assimilabili:
– ma non so;
– sono da solo/sola, la mia amica/o, la mia fidanzata/o, mia moglie/marito non vuole;
– forse ho paura, nessuno mi ha spiegato come funziona;
– forse soffro il mal di mare; ecc…

Capisco che per chi non è dell’ambiente organizzare una giornata in barca a vela, non è proprio come organizzare la gita di un giorno al mare, al lago o in montagna. Allora ho pensato: posso fare io da tramite per tutte queste persone, e farle venire con me.
Incontriamoci, conosciamoci e passiamo una giornata insieme in barca a vela!

Si trattava di scegliere una data, cercare una location con un porto di imbarco e sbarco e una barca, trovare un armatore serio e uno skipper di cui fidarmi ciecamente (io non sono una skipper e al momento non rientra nei miei progetti esserlo), noleggiare una barca in cui mi assumevo tutte le responsabilità del caso, e organizzare il tutto.

Avevo un grossissimo desiderio di fare questa cosa. Sicuramente una responsabilità proporlo ad una community sui miei canali social che in grossa parte non avevo mai incontrato e conosciuto. Ma volevo provare a farlo. In realtà quello che vi devo confidare è che organizzare viaggi e occuparmi di tutto il loro svolgimento è una delle cose che più mi viene meglio nella vita e che più mi piace fare.

Perché? Perché utilizzo la mia capacità di logorroica organizzatrice (che è un compito che svolgo per tutti i lavori che ho fatto nella mia vita da circa 20 anni) applicandola a ciò che più amo fare nella vita: viaggiare soprattutto per mare.

Barche a vela nel Golfo dei Poeti
Barche a vela nel Golfo dei Poeti
Equipaggio #Contaveliamoci
Equipaggio #Contaveliamoci
Io - Sara Gervasini
Io - Sara Gervasini
La Chiesa di San Pietro a Portovenere
La Chiesa di San Pietro a Portovenere

IL PORTO DI IMBARCO E DI SBARCO: LA MARINA DEL FEZZANO

#Contaveliamoci si è svolto Sabato 23 marzo e Domenica 24 marzo nella meravigliosa cornice del Golfo dei Poeti.
Mia amata Liguria, non potevo che scegliere te per questo mio primo evento.

Posso scrivere per esperienza personale che il mese di marzo è un mese tendenzialmente ottimo, per vivere la vela nel periodo più tranquillo dell’anno e scoprire, o riscoprire, alcuni dei luoghi più incantevoli del Mar Ligure.

Punto di incontro, porto di imbarco e sbarco il Porto della Marina del Fezzano facente parte del prestigioso gruppo Valdettaro (http://www.marinadelfezzano.it/)

La posizione in cui sorge la Marina del Fezzano è strategica. Si tratta di una porta naturale tra Toscana e Liguria, due regioni tirreniche che vantano meraviglie marine di rara bellezza. Il diportista che decide di utilizzare la Marina del Fezzano come base non ha che l’imbarazzo della scelta. L’arcipelago toscano, le Cinque Terre, Portofino sono davvero vicine.

Grazie al clima proverbialmente mite del litorale ligure, inoltre, il porto consente di vivere e scoprire il mare per dodici mesi all’anno, e non solo durante la bella stagione. E infatti su queste due giornate siamo stati baciati dal sole.

Inoltre la struttura offre molti servizi: parcheggio privato a pagamento su prenotazione, un ristorante, un bar, bagni e docce ben tenuti, servizio lavatrici e asciugatrice. Troverete tutto quello di cui avete bisogno all’interno di una Marina di un certo livello.
Nelle immediate vicinanze troverete, un negozio di alimentari, ristoranti e altri bar.

Una piccola chicca sul borgo di Fezzano.
Pare che il pittore Sandro Botticelli abbia soggiornato, per un certo periodo, proprio a Fezzano, dove si innamorò della sua vicina di casa, una bellissima donna aristocratica genovese, Simonetta Vespucci.
Lui la sceglie per rappresentare la celebre Venere nel famoso dipinto “la nascita di Venere”. Alcuni studiosi sostengono che il mare dipinto dietro l’immagine della Venere sia proprio quello di questo tratto di golfo.

Marina del Fezzano
Marina del Fezzano
Pontile al tramonto alla Marina del Fezzano
Pontile al tramonto alla Marina del Fezzano
Portovenere vista dal mare
Portovenere vista dal mare

LA ROTTA DI #CONTAVELIAMOCI

Il Golfo della Spezia, conosciuto anche come Golfo dei Poeti, corrisponde al tratto di mare e di costa ligure compreso tra i Comuni di Portovenere a ovest e Lerici ad est. Al centro è posizionata la città di La Spezia. Tale denominazione deriva soprattutto dal fatto che nel corso dei secoli molti scrittori, pittori e poeti hanno vissuto nei borghi del golfo, incantati dalla bellezza di questo tratto di mare.

Uscendo da Fezzano troviamo alla nostra destra Le Grazie e poi il promontorio di Portovenere.
Di fronte a Portovenere le isole di Palmaria, Tino e Tinetto, che insieme alle Cinque Terre sono state inserite tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco.
Portovenere è patrimonio dell’Unico, siamo passati sotto la chiesa di San Pietro e questa credo che sia una delle Chiese più belle del mondo affacciata sul mare.

Quando in barca ci immettiamo nelle “Bocche”, il canale tra Portovenere e Palmaria dove c’è sempre vento, e arriviamo sulla punta estrema sotto il promontorio ho sempre quei 5 secondi di tuffo al cuore. San Pietro vista dal mare lascia per un un’attimo senza parole. La chiesa di San Pietro vista da “dentro” rimane sempre uno di quei film a colori la cui visione non mi stanca mai.

Quella barca a vela che vedete nella foto dentro la finestrella di San Pietro siamo noi che stiamo per passare il promontorio.
Questa foto bellissima l’hanno scattata Matteo ed Elisa che hanno fatto parte dell’equipaggio di #Contaveliamoci durante il sabato e hanno dedicato poi la domenica a visitare Portovenere via terra.
E così sono riusciti a immortalarci mentre passavamo sotto San Pietro.

Di fianco alla chiesa le grotte marine di Lord Byron sovrastate dal Castello Doria e dalla sua rocca.
In direzione opposta Lerici con il suo imponente castello ben visibile dal mare e il bellissimo borgo di San Terenzo.

Chiesa di San Pietro a Portovenere vista dal mare
Chiesa di San Pietro a Portovenere vista dal mare
Noi in barca a vela - Scatto dalla Chiesa di San Pietro a Portovenere
Noi in barca a vela - Scatto dalla Chiesa di San Pietro a Portovenere
Noi che passiamo in barca a vela sotto il promontorio di Portovenere
Noi che passiamo in barca a vela sotto il promontorio di Portovenere
Castello Doria di Portovenere
Castello Doria di Portovenere
Grotte di Lord Byron
Grotte di Lord Byron

UNA GIORNATA TIPO A BORDO

Tra una chiacchiera e l’altra, abbiamo veleggiato, c’è chi ha provato a timonare, chi a fare un nodo al parabordo, chi addugliare una cima, chi aiutare ad issare le vele e occuparsi del loro orientamento. Chi si è fermato a dormire ha scoperto la barca al suo interno.

Il pranzo è stato servito all’ancora in una baietta protetti dal vento. Chiacchiere, relax e una pennichella al sole dopo pranzo. Una giornata semplice per condividere il mare e la vela e i viaggi. Il rientro al porto nel tardo pomeriggio verso le ore 17.00

Alla sera invece, una volta ormeggiata e messa in sicurezza la barca, abbiamo mangiato a terra in un ristorante pizzeria della vicinissima Portovenere che a me piace tantissimo (al Timone a Portovenere).

È così che trascorre una giornata in barca a vela.

Portovenere e Palmaria, "Le bocche"
Portovenere e Palmaria, "Le bocche"
Equipaggio #Contaveliamoci
Equipaggio #Contaveliamoci
Una giornata in barca a vela
Una giornata in barca a vela

VI RACCONTO COME È ANDATA

Credo di poter dire ad alta voce che sia andata BENISSIMO.
Hanno partecipato 13 persone suddivise in due giornate.

La barca era anche a disposizione anche per potervici dormire ormeggiati al porto, provando così a dormire nella pancia di una barca a vela. Provare a dormire su una barca, prendere confidenza con i suoi spazi, per chi non ha mai provato a salirci a bordo, secondo me è un’ottima idea prima di intraprendere una vacanza di una settimana in barca a vela.

Il meteo è stato a dir poco perfetto. Non c’era molto vento, ma per chi non era mai salito su una vela e doveva prenderne conoscenza direi che è stata una ottima condizione. Tutte le sfumature di blu che la Liguria regala in primavera. Pulita, tersa, profumata.

Per me il risulta migliore di queste due giornate sono stati gli abbracci a fine giornata, gli occhi delle persone che hanno partecipato, i volti rilassati di chi aveva provato il mare e la vela che ancora una volta avevano liberato e reso felici gli animi.

Non mi stancherò mai di ripetervelo: la vela è uno stile di vita.
La vela ti insegna. E voi mi direte, dai forza avanti spiegamelo. Cosa avrà di così straordinario andare in barca a vela per qualche giorno?

In barca a vela in mezzo al mare il tempo cessa la sua esistenza. Comanda la natura, comanda il vento, comanda sopra di tutto e tutti il mare, e nessuno può permettersi di contraddirlo. Questo inevitabilmente ci porta a capire a quanto stress è sottoposta la nostra vita quotidiana a terra. La maggior parte di noi corre dalla mattina alla sera. In barca è tutto senza tempo, lento, “slowly”

Bernard Moitessier diceva : La vela è una religione, ha i suoi riti. Se fa bello, fa bello. Se c’è vento, c’è vento. E se non c’è vento, si aspetta, si sorveglia. Hai fame, mangi. Hai sete, bevi. Ti prende sonno, dormi. È una scuola di pazienza.

Ed è proprio così se non si può andare ci si ferma, quando si ha fame si cucina e quando si è stanchi si dorme.
Crew pensateci bene. Non è forse questo il vero lusso nel vivere la propria vita? Per me lo è.
Andare a vela ti fa capire che tutto quello che hai bisogno è li a portata di mano. Non hai bisogno di più.
Via gli orpelli, via i trucchi, via le maschere, via i vestiti. La vela ti riporta alle origini. La vela è anche terapia. È un grandissimo viaggio di introspezione verso sè stessi.

La cosa incredibile è che svolge due funzioni una opposta all’altra.

La prima è quella di condividere con gli altri spazi, ruoli ed emozioni con persone che spesso sono una sconosciuta all’altra. Ed è incredibile per me osservare come nella maggior parte dei casi in genere dopo 24 ore le persone tendano ad iniziare un percorso reciproco di socializzazione.

La seconda invece è quella dell’introspezione e della solitudine. La vela ti insegna a stare anche da sola con te stessa. Ti mostra lati di te che nel caos terrestre non riesci a percepire. Ti prende le emozioni in fondo all’intestino e te le porta in gola. Te le tiene li, fino a quando non capisci, e poi ti libera, ti svuota e ti riempie di vibrazioni positive. Ti pulisce, ti rimette a nuovo, ti mette in pace con te stesso. Allontana i tuoi mostri.

Io in barca a vela
Io in barca a vela
Paolo, lo skipper
Paolo, lo skipper
Veleggiando nel Golfo dei Poeti
Veleggiando nel Golfo dei Poeti
Alessandro
Alessandro
Io e mio padre
Io e mio padre
Equipaggio #Contaveliamoci
Equipaggio #Contaveliamoci

IL DIETRO LE QUINTE E LA CAMBUSA

Quando una barca non è tua perchè non sei un armatore, ma fai solo una locazione la barca è da preparare.

Ho pensato che visto che tutte le persone che avrebbero partecipato(tranne due), non erano mai saliti su una barca a vela, in questo tipo di esperienza mi sarei occupata personalmente io di tutto quello che poteva essere fare cambusa per quasi venti persone in due giorni, cucinare per loro, organizzare i loro tempi diversi all’interno della Marina e organizzare i parcheggi. C’è tutto un lavoro nell’accogliere le persone a bordo di una barca. Bisogna pensare a necessità ma anche ad eventualità. Bisogna avere tutto a portata di mano e sapere dove sono le cose e soprattutto fare in modo che tutti bene o male sappiano gestire le cose.

Quando sali su una barca diventi equipaggio, e la barca diventa casa, ed è casa per tutti allo stesso modo.

Le barche vogliono essere amate. Ognuna ha un animo differente.

Bisogna fare la spesa con cognizione di causa, chiedere se qualcuno ha intolleranze o allergie o se ci sono alimenti che una persona non gradisce proprio mangiare. Vi faccio un esempio: se a bordo sale qualcuno affetto da celiachia (a me è successo in passato) ad esempio è preferibile comprare almeno per tutti la pasta senza glutine. Non si possono far bollire tutti i giorni due pentole diverse per cucinare la pasta, utilizzeremmo il doppio dell’acqua e il doppio del gas.

Inoltre ho notato, in questi ultimi anni, che tendenzialmente gli equipaggi comprano troppe cose che non useranno e viceversa se ne dimenticano di fondamentali.

Se una barca è da “allestire”anche solo per due giorni sarà necessario comprare in piccole dosi o comunque procurarselo (magari portandolo da casa nei dosatori da 100 ml), prodotti come sapone per le mani per i bagni, salviette per le mani per i bagni, carta igienica, spugne e strofinacci per la cucina, lavapiatti, olio, sale, pepe aceto, zucchero, caffè, tè. Tutto questo è fisso oltre ovviamente alla scelta dei cibi da mangiare durante la vacanza.

È fondamentale una lista della spesa con le quantità da acquistare a seconda del numero di persone presenti a bordo e soprattutto per viaggi molto lunghi, in cui non vi è la possibilità di scendere a terra per fare provvigioni, fare un ragionamento anche sul tempo e sulla durata del viaggio.

Il mare ci insegna prima di tutto all’uso consapevole delle risorse e ad evitare gli sprechi. Per non parlare del grosso problema della plastica e a quello dell’utilizzo razionato ed intelligente dell’acqua.

Non ha senso comprare e cucinare 2 kg di pasta se la pasta la mangiano solo in cinque (ad esempio). Finirebbe in mare come pasto ai pesci. Riordinare e conservare i cibi nei frigoriferi e nei pozzetti di una barca non è come conservare il cibo nel frigorifero di casa, quindi meglio cucinare quantità di cibo.

Nel caso di #contaveliamoci avevo pensato ad un’aperitivo preparando la guacamole (io adoro preparare la guacamole in barca per aperitivo) accompagnate dalle nachos di mais, delle verdure crude con il pinzimonio, la provola tagliata a cubetti e dei piccoli salamini.

Inoltre per me in barca non possono mancare le olive e la focaccia. Non esiste aperitivo in barca senza olive.
E vi assicuro che in Liguria olive e focaccia sono da leccarsi i baffi.

Il pranzo prevedeva un piatto di pasta con il pesto, rigorosamente ligure, organizzando l’evento in Liguria volevo che il pesto fosse quello di Prà (http://www.ilpestodipra.com/) o con il ragù alla Bolognese (per chi era intollerante al pesto) cucinato da Paolo, lo skipper emiliano. Inoltre mi ero preparata un sugo solo di pomodoro per chi non volesse nè carne nè pesto. I condimenti diversi possono essere aggiunti all’ultimo momento sulla stessa base, quindi non era un problema. Basta organizzarsi.

Ed infine un dolcino o merenda con delle crostatine all’albicocca o cioccolato, oppure i mandarini.

Acqua a volontà. Va di per sè che non vi è barca che di solito lascia un porto senza un prosecco o delle birrette.

Pranzo all'ancora in una baia
Pranzo all'ancora in una baia
Seppie e olive taggiasche - Ristorante al Timone di Portovenere
Seppie e olive taggiasche - Ristorante al Timone di Portovenere
Pesto e focaccia ligure
Pesto e focaccia ligure
Paolo seduto sul pulpito di prua
Paolo seduto sul pulpito di prua

LE TIPS DI #CONTAVELIAMOCI: LE DOMANDE PIU’ FREQUENTI

Ci sono una serie di domande che sono sempre più o meno le medesime che vengono fatte.
Sono le stesse domande che feci anche io la prima volta che decisi di andare in barca a vela.
Se una persona non ha mai provato un’esperienza di questo tipo è ovvio e normale che pensi a questo tipo di domande. La vela è un viaggio alternativo.
Quando ho preparato il programma di queste due giornate avevo inserito una serie di tips che l’equipaggio ha ricevuto via mail al momento della conferma.

Credo che si giusto informare le persone su tutta una serie di eventualità.

Ve ne lascio qualcuna qui di seguito, ma vi dico subito che scriverò un’articolo specifico sull’abbigliamento/bagaglio in barca a vela.
È un argomento sul quale spesso ricevo domande.

🌩 E se proprio quel fine settimana dovesse fare brutto tempo?

Il meteo è imprevedibile o meglio è un po’ più prevedibile sotto data (Mmm, non è neanche proprio vero questo!)

Per affittare una barca e organizzare delle date con persone che per lo più non si conoscono bisogna però organizzarsi in anticipo, soprattutto per trovare una barca disponibile da noleggiare nei giorni scelti.
Per navigare il brutto tempo è relativo. Se pioviggina si può navigare. A noi interessano di più le condizioni del mare, l’altezza e il periodo dell’onda e ovviamente e soprattutto la direzione e l’intensità del vento.

In caso di condizioni meteo sfavorevoli, lo skipper può variare l’itinerario, proponendo tappe alternative o allungando la permanenza in porto nel rispetto della sicurezza dell’equipaggio e dell’imbarcazione.
Se le condizioni dovessero essere proibitive alla navigazione in sicurezza potremo comunque conoscerci, pranzare e vivere la barca anche da fermi al porto e poi vi proporrò un giretto turistico via terra alternativo nella vicina Portovenere.

🤢🤮 E se soffro il mal di mare?

Portate con voi una pastiglia per il mal di mare o i braccialetti, o il rimedio personale che preferite.
Ma prima di prendere pastiglie e pastigliette ne parliamo insieme e vi racconto la mia esperienza anche su questo fastidio (la nausea in navigazione) e vi darò un paio di consigli pre-partenza. Inoltre porterò con me dei rimedi naturali che nel caso potrete provare.
Quindi “don’t worry be happy!!!”

Vi lascio un articolo da leggere sui rimedi naturali che ho scritto un pò di tempo fa (leggi qui)

Veleggiando nel Golfo dei Poeti
Veleggiando nel Golfo dei Poeti
Barche a vela di fronte a Portovenere
Barche a vela di fronte a Portovenere

RINGRAZIAMENTI

Questo è stato il mio primo evento.
Gestito e organizzato dall’inizio alla fine tutto da me. Io che sono la voce narrante del mio Salsedine e Libertà.

Un grazie particolare e in primis va a Paolo Zanon, lo skipper, perché qualunque progetto va realizzato con persone di cui si ha profonda fiducia e stima. Per gestire eventi e equipaggi bisogna avere sintonia, bisogna poter dialogare sempre e comunque e sapere fino a dove può arrivare l’altro.

Conosco Paolo da qualche anno e ci siamo proprio conosciuti a Fezzano. Paolo ha un’amore profondo per la vela e una sensibilità particolare verso le persone e il mare. #Contaveliamoci non poteva avere skipper migliore.

Un’ altro grazie grande come il mare va a tutta la saltnesscrew che ha partecipato.
Grazie per tutti i messaggi, le parole e le emozioni.
La luce che si accende negli occhi di chi prova la vela e ne rimane contaminato è riconoscibile ad ogni latitudine del mondo.

Mi avete chiesto tutti quando lo rifacciamo. Spero di darvi prestissimo una data per settembre o ottobre in un’altro posto che amo molto: Procida.
Stay tuned!

Grazie di 💙 a tutti voi.
Alessandro, Roberto, Annalisa, Matteo, Elisa, Camillo, Angelo, Nino, Ledy, Roberto, Daniele, Giovanna, Luca

Equipaggio #Contaveliamoci
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Equipaggio #Contaveliamoci
Equipaggio #Contaveliamoci

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