Inizio questa recensione dicendo che personalmente questo libro l’ho “divorato”. Storie e racconti ricchi di fascino e di aneddoti. Ho acquistato questo libro nella libreria di Ventotene” L’ultima spiaggia”, una libreria ben fornita di autori e libri di mare assolutamente da visitare per chi passa su questa isola.

L’autore di questo libro è Enrico Gurioli, un giornalista e un autore di libri di mare.

Nella quarta di copertina l’autore descrive il vento così:

Il vento non è solo un fenomeno atmosferico. È un mistero che interroga l’uomo da sempre, è il respiro vitale su cui si fondano leggende e cosmogonie, motore invisibile della storia. È stata la sua esistenza, infatti, a permettere all’uomo di solcare i mari e conoscere nuove terre, rendendo possibile la navigazione; ed è stato proprio nelle repubbliche marinare che si è diffusa l’immagine universale della Rosa dei Venti, le cui losanghe si aprivano in trentadue direzioni e il cui centro probabilmente era l’isola di Malta.

Con questo Piccolo libro dei venti Enrico Gurioli racconta al lettore la sua particolare visione del vento.

Lo declina e lo racconta partendo dalle otto punte della rosa dei venti, distinguendo tutti i tipi di vento e dei diversi nomi che li hanno contraddistinti negli anni. La differenza di nome che lo stesso vento prende di Regione in Regione.

Le sue visioni sul vento sono arricchite con informazioni curiose, poco note, davvero interessanti e appassionanti, storie mitologiche e ricostruzioni di piccoli e grandi eventi di cui il vento è stato protagonista dai tempi di Omero ai nostri giorni.

Il Prologo del libro inizia con una bellissima storia di mitologia greca: è la storia di Giacinto e di come il soffio di Zefiro cambiò la storia e servì a generare un fiore. Questo è il vento.

Ma una delle storie che mi ha appassionato di più è il racconto dello Scirocco e dei “Mille Sciroccati”

Lo Scirocco è una massa di aria africana, sà di salsedine e si sposta in tutto il Mediterraneo. È  il vento di Sud Est: umidiccio e insistente, snervante e quasi appiccicoso, caldo. Prima bussa al cervello, poi ti arriva nelle ossa, e solleva bizzarre abitudini. È un vento primordiale. Cambia e ti cambia l’umore e diventi uno sciroccato. È di casa in Sicilia a Marsala, con folate di vento che possono raggiungere i settanta nodi. Qualcosa di indefinito impalpabile che ti modifica la psiche. Lo sciroccato, quasi a dire “stordito da un forte scirocco”, che ha la mente confusa e si comporta in modo stravagante: imbambolato, stordito, svampito, svanito, svitato.

I Mille Sciroccati sono i Mille di Garibaldi che sbarcarono a Marsala da sciroccati dopo cinque giorni contro un vento da sud est. Erano uomini, coraggiosi, impavidi, temerari e decisi. Pronti al combattimento. Ma erano uomini di terra e avevano passato giorni a respirare quel vento ed erano come impazziti. Trovati raggomitolati sul ponte in preda a conati di vomito, nausea, confusione mentale manifestata con balbuzie e afasia. Lo Scirocco fa impazzire se ti trova!

Sarà forse per questo motivo che io sono così sciroccata? Sarò forse stata esposta per troppo tempo al vento di Scirocco?

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