Arrivo in questa città in occasione della Barcolana per partecipare alla regata.

Appena uscita dalla stazione ho la sensazione di una città elegante e ordinata, un pò “signora”.

Una città geograficamente posizionate in una “zona” di passaggio. I cartelli stradali danno indicazione di direzione per la Slovenia, l’Istria e la Croazia.

Trieste città di mare, il più grande salotto d’Italia sul mare. Simboli della città il vento di Bora e la vela. Un sali e scendi di vie e vicoli. La città in questa ricorrenza è vestita a festa, quindi appare ancora più clamorosa.

Terra natale di Umberto Saba che qui visse, ha esercitato un fascino speciale su tanti artisti, poeti e scrittori, come James Joyce e Stendhal.

Trieste merita di soffermarsi a visitarla. Così prima di andare in barca faccio un girò per la città.

Piazza Unità e Molo Audace

E’ la prima volta che visito questa città e quindi è la prima volta che vedo questa piazza. Imponente e suggestiva. Aristocratica, spaziosa, circondata su tre lati da palazzi imponenti e gloriosi è la piazza più estesa d’Europa che si affaccia sul mare ed aggiungerei sicuramente una fra le più suggestive. Al centro si trova la fontana dei quattro continenti (Europa, Asia, Africa e America). La sera si accende di un magico blu dato dalle lucine led inserite nella pavimentazione, una vera bellezza.

Affacciati sulla Piazza si susseguono Palazzo della Luogotenenza austriaca sede della Prefettura, Palazzo Stratti con il famoso Caffè degli Specchi, Palazzo Modello, sede del Municipio, Palazzo Pitteri (il più antico della piazza) l’albergo in Palazzo Vanoli, e il Palazzo della Regione.

Davanti alla piazza si snoda il Molo Audace che prende il nome dalla prima nave che riuscì ad entrare nel porto di Trieste dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e l’annessione all’Italia.

La Casa della Musica

All’inizio del 2000 il Comune di Trieste, investendo fondi propri, della Comunità Europea e della Regione Friuli-Venezia-Giulia, ha avviato una serie di interventi finalizzati alla riqualificazione dell’area di Città vecchia, cuore medievale della città. La ristrutturazione della Casa della Musica è rientrata in tali interventi, denominati Piano Urban.

La sagoma è stata recuperata seguendo le la filosofia fondante del recuperare e costruire com’era e dov’era, propria dell’Amministrazione Comunale in questa parte di città.

Il progetto di recupero ha dato così vita a questo edificio che si evidenzia e si distingue appena si svolta in via dei Capitelli angolo via delle Beccherie Vecchie.

La casa azzurra è volutamente di un colore diverso, in contrasto con gli altri, per segnalare che è la casa della musica. Sulle facciate, l’azzurro, il colore del ritmo e al primo piano un morbido pentagramma in lamiera ondulata attraversa il piano interrompendosi in corrispondenza delle finestre su cui sono disegnate le note musicali. Un edificio eclettico che si sviluppa su tre piani, su un originalissimo progetto architettonico, dotato di tecnologie d’avanguardia.

La Casa della Musica offre spazi e servizi per la pratica della musica ed è diventato un punto di riferimento e di incontro a Trieste per le persone che si occupano, a tutti i livelli, di arte, cultura, formazione e comunicazione.

La Cattedrale di San Giusto 

La Cattedrale di San Giusto è la chiesa più importante di Trieste e si trova sull’omonimo colle che domina la città. Da Via dei Capitelli si sale verso la città vecchia, la città del ghetto ebraico.

Passo davanti all’arco di Riccardo. Questa zona è ricca di locali per aperitivi, osterie e vecchie botteghe raccontano di mestieri quasi scomparsi. Si imbocca la salita della Via del Castello e si arriva nella Piazza del Castello. Da una parte il Parco della Rimembranza, al centro il Castello e dall’altra la Cattedrale. Questo parco simboleggia la lotta per la libertà e l’indipendenza nel cui nome persero la vita numerosi soldati. La giornata è tersa ma la Bora inizia a sibilare. Durante la notte arriverà oltre i 30 nodi.

La facciata della cattedrale è semplice, impreziosita da un grande rosone gotico e da un portale centrale di ingresso in stile romanico. L’interno quasi austero è a cinque navate con splendidi affreschi di scuola veneziana nell’abside della navata di sinistra (Madonna in trono con il Figlio benedicente e gli arcangeli Michele e Gabriele). Anche la navata centrale è decorata con un mosaico (Cristo fra i Ss. Giusto e Servolo). I mosaici di questa cattedrale lasciano senza parole. A sinistra della Cattedrale si accede al Battistero.

I Caffè storici di Trieste

Gli intellettuali di ieri e di oggi si incontrano ai tavoli dei caffè storici di questa città.

Da non perdere il Caffè degli Specchi in Piazza Unità e il Caffè Tommaseo del 1830, il più antico di Trieste.

SALA INTERNA CAFFE’ DEGLI SPECCHI

Pare che James Joyce abbia scritto molte pagine dell’”Ulisse” e di “Gente di Dublino” ai tavoli della nota Pasticceria Pirona, locale storico, chiusa definitivamente ad aprile di quest’anno.

SALA INTERNA CAFFE’ TOMMASEO

Cosa mangiare a Trieste

La secolare influenza austro-ungarica è ben presente nella cucina triestina.

Non si può lasciare questa città senza aver assaggiato la Jota, un piatto tipico tradizionale, una minestra di fagioli, crauti, patate e salsicce.

Tra i secondi piatti tagli diversi di carne di maiale, la porcina condita con senape o con la radice di kren che qui non manca mai.

Dolce? Una fetta di Strudel o una fetta di Sacher. Non fatevele mancare.

Per chi passa qualche giorno in più in questa città merita sicuramente di essere visto il Faro della Vittoria, simbolo della città da cui è possibile ammirarla in una prospettiva affascinante. “Splendi e ricorda i caduti sul mare”. È il punto migliore e più strategico per assistere alla Barcolana per chi rimane a terra. Lo spettacolo delle vele da qui è assicurato.

Il Castello di Miramare affacciato sul mare e con ampi spazi verdi. L’immenso parco è oggi uno dei luoghi preferiti dai triestini che lo usano per fare passeggiate, correre, prendere un po’ di sole. Se il tempo lo permette è bello arrivare a Miramare attraverso il lungomare di Barcola, la spiaggia dei triestini.

Il Tram di Opicina o de Opcina come lo chiamano i triestini, parte dal centro di Trieste e si arrampica fino all’altezza di 350 metri sulle alture del Carso che sovrastano la città. Molti punti panoramici da cui ammirare Trieste e per godersi lo spettacolo dell’Adriatico visto dall’alto.

 

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