Se la Piazzetta di Capri è il cuore mondano dell’isola, è il centro storico di Anacapri ad essere il luogo dove è ancora possibile passeggiare con calma tra silenziose piazze e stradine colorate dai gerani e dalle bouganville.

Da Marina Piccola arriviamo a Capri e da qui in autobus (dalla fermata vicino al centro) partono ogni 15 minuti gli autobus che vi portano ad Anacapri. Tempo di percorrenza 10 minuti. Anacapri è situata in alto, ci sono 3 chilometri di tornanti da fare da Capri.

Scendiamo a Piazza Vittoria, la fermata principale dell’autobus (sempre annunciata dall’autista). Qui, sopra la rampa di scale, si trova la stazione della seggiovia per raggiungere la vetta del Monte Solaro e Via Capodimonte, la strada che conduce al Museo di Villa San Michele e al belvedere che si affaccia sul Golfo di Napoli.

Oggi il tempo è incerto. A tratti pioviggina e tira vento forte, quindi la seggiovia questa mattina rimarrà chiusa. Ma a Capri il tempo cambia in continuazione, non temete. Sempre da qui partono gli autobus che portano ai piedi della grotta azzurra riscendendo sull’altro versante dell’isola.

Decidiamo allora di fare un giro per le vie del centro.

Da Piazza Vittoria si snoda anche Via Giuseppe Orlandi, la strada pedonale con le piccole botteghe di artigiani che attraversa il centro storico di Anacapri.

Dopo pochi metri si incontra la Casa Rossa, dimora storica dipinta in rosso pompeiano e caratterizzata da diversi stili architettonici. Fino al 1899 la Casa Rossa fu l’abitazione del colonnello americano John Clay MacKowen, giunto in Italia subito dopo la guerra civile americana. Il colonnello impreziosì la sua villa con i reperti archeologici che recuperava durante le sue passeggiate tra i sentieri di Capri, trasformando la sua casa caprese in un vero e proprio centro culturale.

Inoltre qui sono custodite le statue recuperate sui fondali della Grotta Azzurra, opere ben conservate che decoravano il ninfeo voluto dall’Imperatore Tiberio.

Anacapri è piena di ristorantini validi dove mangiare e anche oggi ci deliziamo il palato con un piatto di scialatielli con le vongole. Nel pomeriggio scendiamo al Faro.

IL FARO DI PUNTA CARENA

Se chiedete a un caprese qual è la sua spiaggia preferita, probabilmente vi risponderà “Il Faro”. Tutte le persone che abbiamo incontrato in questi giorni ci hanno detto di non dimenticarci di andare al Faro

Come arrivare al Faro di Punta Carena?

In autobus ad Anacapri andate in Piazza della Pace dove troverete il teminal degli autobus e prendete la Linea Faro. In una giornata di sole, se volete potete arrivarci anche a piedi lungo Via Nuova del Faro in circa 1 ora di camminata

Scendendo lentamente la strada che parte dalla zona Caprile di Anacapri si ammira la costa frastagliata che forma incantevoli calette, la ricca vegetazione mediterranea, la pineta che si affaccia sulla piccola baia, il costone roccioso su cui si staglia imperiosa la Torre della Guardia.

Il faro di Punta Carena è il secondo più grande d’Italia per potenza d’illuminazione (dopo Genova), oltre ad essere uno dei più antichi: la prima volta fu acceso nel 1867. In realtà il Faro non è una vera e propria spiaggia, ma una baia rocciosa da cui tuffarsi in un mare sempre pulito.

Ciò che lo rende un lungo tanto amato è l’imponente sagoma del faro che si staglia sulla punta e la possibilità di godere il sole dall’alba l tramonto. Se state cercando un posto dove vedere il tramonto a Capri è qui che dovete venire.

La baia seduce tra le luci mutevoli anche con questo tempo anzi forse un po’ di più.

Sembra che dal cielo stia per scendere il finimondo, beh allora cosa c’è di più bello che sedersi in mezzo alla tempesta?

Il Faro è un luogo sempre tranquillo, lontano dalle rotte del turismo di massa, ma il momento migliore per apprezzare la sua magia è al tramonto, quando il sole cala sul mare e i pescatori tirano giù le barchette per la pesca notturna.

Qua si trova un piccolo locale/bar “Da Antonio”, una terrazza sul mare con le sedie a sdraio di legno e qualche tavolino sotto un pergolato. Qui si può venire a mangiare qualcosa, a godersi la giornata di sole, a fare un aperitivo al tramonto o durante l’estate passare una serata ascoltando musica dal vivo.

Da Antonio è uno di quegli angoli di Capri che non sono mai cambiati. Un posto dal sapore un po’ anni ’50, dove godersi in semplicità una giornata al mare. Pare che La caponata di Antonio al Faro sia una delle istituzioni dell’Isola, così come il suo vino bianco con le pesche.

Dopo esserci rilassati in mezzo a questo spettacolo della natura decidiamo di rientrare a Capri in autobus e dedicare l’ultima serata su quest’isola allo shopping. Ci siamo trattenute fino ad ora ma adesso “Apriti o cielo!!!”

Capri ha negozi e vetrine di ogni genere che fanno brillare gli occhi!

SANDALI CAPRESI – BOUTIQUE FIORE CAPRI

L’arte antica del sandalo, irrinunciabile calzatura di tutti i popoli del Mediterraneo, a Capri è ben presto diventata mito. Pare che già Tiberio, Imperatore che scelse l’isola come sua dimora, indossasse dei sandali con una suola rigida con delle strisce di pelle che avvolgevano le caviglie.

Riconoscibilissimo e osannato ai quattro angoli del pianeta come prodotto pratico pur dotato di uno stile inconfondibile, il sandalo caprese (detto anche sandalo di Positano) prese impulso dall’estro e dall’ingegnosità di alcuni artigiani locali, che riuscirono a sedurre con le proprie creazioni senza tempo, numerosi personaggi del jet-set internazionale: non ci fu un divo dei favolosi anni ’60 che non sia passato per Capri o Positano e abbia resistito al fascino di provare le celebri calzature tipiche di questi luoghi da sogno, che spesso i maestri artigiani realizzavano appositamente per loro.

C’è una boutique a Capri dove confezionano su misura in giornata dei sandali gioiello che troverete e potrete comperare solo qui sull’isola azzurra. Entro e cado in tentazione anche io.

In questo negozio il sandalo lo componete voi. Oltre al colore della suola, cuoio classico o nero tinto in botte, potrete scegliere anche varie altezze di tacco, partendo dal classico modello rasoterra da cm 1,5 fino ad un tacco di 5 cm. Poi vi perderete fra pietre dure di ogni forma e colore, coralli e swarovski dai mille riflessi. Insomma in questa boutique c’è letteralmente da perdere la testa.

Dopo aver composto il vostro “capri” un artigiano misurerà i vostri piedi e plasmerà su di essi i sandali, interamente lavorati a mano come vuole la tradizione caprese, confezionati uno ad uno al momento. I materiali adoperati sono tutti esclusivamente italiani: cuoio toscano di prima scelta per le suole e morbidissima pelle di capretto per le tomaie, chiusura con minuscoli chiodini in ottone ben evidenti sulla suola ed infine una chicca finale: le iniziali del vostro nome e cognome incise sulla suola.

Un sandalo gioiello unico, più personalizzato di così non ce n’è!

Esco da questo negozio felice e soddisfatta. See you soon Capri!

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