… Le alghe del tuo vicino ti sembran più verdi sai. Vorresti andar sulla terra non sai che gran sbaglio fai.
Se poi ti guardassi intorno vedresti che il nostro mar è pieno di meraviglie, che altro tu vuoi di più In fondo al mar, in fondo, al mar tutto bagnato è molto meglio credi a me.
Quelli lassù che sgobbano sotto a quel sole svengono mentre col nuoto ce la spassiamo in fondo al mar.
Quaggiù tutti sono allegri guizzando di qua e di là, invece là sulla terra il pesce è triste assai, rinchiuso in una boccia, che brutto destino avrà.
Se all’uomo verrà un po’ fame il pesce si papperà.
Oh, no! In fondo al mar In fondo al mar. Nessuno ci frigge o ci cucina in fricassea.
E non si rischia di abboccar no, non c’è un amo in fondo al mar.
La vita è ricca di bollicine, in fondo al mar, in fondo al mar. In fondo al mar, in fondo al mar.
Con questo ritmo la vita è sempre dolce così. Sempre così Anche la razza ed il salmon, sanno suonare con passion, quì c’è la grinta e ogni concerto è un successon.
Il sarago suona il flauto, la carpa l’arpa, la platessa il basso, poi c’è la tromba, del pesce rombo;voilà, il luccio è il re del blues.
La lancia con il nasello al violoncello con la sardina all’ocarina e con l’orata vedrai che coro si farà
Sììììì, in fondo al mar, in fondo al mar. In fondo al mar, in fondo al mar.
Se la sardina fa una moina c’è da impazzir c’è da impazzir
Che c’è di bello poi lassù la nostra banda vale di più, ogni mollusco sa improvvisare in fondo al mar
Ogni lumaca si fa un balletto in fondo al mar. E tutti i giorni ci divertiamo qui sotto l’acqua in mezzo al fango
Ah che fortuna vivere insieme, in fondo al mar!

(La Sirenetta) Walt Disney

CAPRAIA

Ci svegliamo all’alba anche oggi. Io sono entrata in un mood di #totalrelax. La Corsica mi ha stregata e ammaliata credo ci ritornerò prima possibile. Molliamo gli ormeggi in direzione Capraia. Abbiamo ancora un paio di giorni prima di rientrare sulla costa toscana.

E così parte la vena canterina che c’è in me, il fatto è che mi escono fuori delle canzoni ogni tanto…Mi sale in testa il ritornello della Sirenetta di Walt Disney con tanto di balletto e di coreografia…ci manca solo che i pesci inizino a parlarmi!

Capraia, quest’isola dell’arcipelago toscano, molto più vicina alla costa della Corsica che a quella italiana.

L’isola di Capraia, nel cuore del Tirreno, infatti si trova a circa 42 km dall’isola d’Elba e 31 km dalla Corsica ed ha una superficie di circa 20 chilometri quadrati. Assieme alle altre isole dell’Arcipelago Toscano fa parte del Parco Nazionale.

Pare che i Greci furono i primi a sbarcare a Capraia, essi le dettero il nome di Aegylon, cioè terra delle capre.

È un’isola di origine vulcanica ed è formata da una catena montuosa che raggiunge i 447 metri di altezza con il Monte Castello.

Capraia è selvaggia e rocciosa, qui la natura ti si appiccica addosso, silenziosa e poco mondana, morbida e spigolosa, aspra e verdissima, malinconica e piena di vita. A viverla pochi abitanti e qualche capra.

A Capraia si respira quella che secondo me è la vera vita di mare e delle isole del Mediterraneo.

Un’isola indomita e indolente che sotto alcuni punti di vista sembra quasi impenetrabile.

Si vede che ho la testa piena di canzoni oggi e mentre ci avviciniamo inizia questa volta a insinuarsi nella mia testa la canzone di Edoardo Bennato

“Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino poi la strada la trovi da te…porta all’isola che non c’è”…

Il mare non ha niente da invidiare alle più rinomate località della Sardegna e soprattutto si respira una tranquillità inimmaginabile. Il turismo di Capraia è un turismo molto selezionato. Non è un posto adatto a famiglie con bimbi piccoli, data la difficoltà di accesso al mare, e non è un luogo per “vita mondana”.

 

Qua non troverete spiagge di sabbia fine, locali notturni e divertimenti. Qui c’è il relax scandito dai tempi del mare e della natura e infinite colorazioni di blu. Un posto non intaccato dal turismo di massa, un luogo in cui il rumore più ricorrente è il canto dei gabbiani.

Arriviamo a Capraia in tarda mattinata…tuffi, bagni e poi ancora tuffi. Ci sono molte meduse ma questo mare chiama. Verso le cinque ci spostiamo per ormeggiare alla boa di fronte al porto.

Scendiamo a terra e andiamo tutti a farci una doccia ai bagni pubblici del porto. Ve li segnalo e ve li consiglio, anche se un po’ costosi, perché sono ben organizzati. Così verso sera si va a scoprire il paese.

Capraia conta due soli centri abitati: il porto e il paese, collegati tra loro da una salita.

Gli unici 800 metri di strada asfaltata dell’isola che conducono al paese, adagiato sul promontorio, che termina al Castello di Forte San Giorgio. Le persone che incontrerete su questa strada sono sempre le stesse, è per quello che dopo un giorno che sei su questa isola conosci tutti e inizi a dire “ciao” a tutti. Un’isola da comunicazione.

Potrete arrivare in cima al paese a piedi con una passeggiata panoramica di circa 15 minuti oppure con un servizio di bus navette molto frequente.

Il suo paese è piccolissimo, e tutto (bar, un minimarket e qualche negozietto) ruota intorno alla sua piazzetta. Al centro la Chiesa di San Nicola. Quello che si vede oggi è una ristrutturazione-ricostruzione del vecchio paese, rimesso in forma a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso.

Dalla piazza del paese si diramano una serie di vicoli e vicoletti che portano al Forte di San Giorgio, alla Torre del Porto e alla vicina Chiesa di Sant’Antonio, fino al faro di Punta del Ferraione.

Il simbolo di Capraia è il Forte San Giorgio, che spicca dal mare in posizione dominante, ben visibile mentre ci si avvicina all’isola in barca.

Il castello venne costruito dal 1540 dai Genovesi a seguito della distruzione ad opera del corsaro Dragut dell’insediamento preesistente, basato su un fortino pisano del XII secolo. Nell’Ottocento una grande frana, ancora ben visibile dal mare, coinvolse il lato est del Forte, provocando numerose vittime. Oggi il castello è stato ristrutturato per ricavarvi appartamenti privati.

Dalla torre del porto godrete di una vista meravigliosa. Non si può salire sulla torre ma è accessibile un piccolo locale ai piedi della torre stessa dove una bandiera bianca racconta la storia di Capraia.

Dopo la passeggiata e questo giro turistico è ora di cena.

Le serate a Capraia sono così : una cena di pesce con gli amici, un gelato o una birra al porto e poi chiacchiere e stelle, rigorosamente in barca ovviamente. Grazie alla completa assenza di inquinamento luminoso, le notti in rada sono uno spettacolo di volte stellate indimenticabili.

 

IL MARE

Uno dei modi migliori per visitarla è sicuramente via mare in barca a vela. Le baie di scogli più belle, infatti, non sono a portata di mano.

Arriviamo dalla Corsica, ci avviciniamo quindi alla costa nord-ovest. Risaliamo la costa fino a Punta Teglia passando vicino alle Formiche di Capraia.

PUNTA TEGLIA

Siamo passati sul versante est dell’isola. Ci fermiamo a Cala della Mortola, unica baia di sabbia dell’isola. Attenzione, la sabbia non sempre è presente anche a riva e può variare a seconda dei venti e delle correnti.

Puntando prua verso sud incontrerete prima il porto d Capraia e tra il faro e il forte di San Giorgio Cala San Francesco. Appena dopo Cala dello Zurletto.

Sostate per un bagno alla Cala del Ceppo, splendida baia dai toni turchesi e rossastri, per uno spettacolare tuffo nei suoi fondali.

Imperdibile al sud Cala Rossa, antico cratere dell’ex vulcano dal quale si originò l’Isola di Capraia, facilmente riconoscibile dal rosso acceso delle rocce laviche che forma uno splendido contrasto con il mare blu.

Alzando lo sguardo noterete la Torre dello Zenobito, antico bastione di avvistamento eretto per difendere l’isola dagli attacchi dei pirati saraceni.

L’isola è un paradiso anche per gli amanti del trekking. Ogni primavera si tiene il Festival del Camminare e i suoi sentieri sono invasi da centinaia di camminatori. L’isola si presta moltissimo per le scarpinate e le passeggiate nei suoi innumerevoli sentieri e mulattiere immersi nel profumo del mirto e del finocchietto selvatico.

…IN FONDO AL MAR

Capraia è un vero e proprio paradiso per chi ama nuotare con maschera e boccaglio e pinne.

Troverete un susseguirsi di fondali rocciosi e sabbiosi, acque limpide popolate di pesci ed un mare tranquillo dove fare snorkeling.

L’habitat sottomarino di Capraia ospita infatti una grande biodiversità, la sotto troverete un susseguirsi di fauna e flora sottomarina che vi coglierà impreparati e meravigliati davanti a tanta bellezza.

Ma fortunatamente a bordo con noi c’è un ragazzo dell’equipaggio meraviglioso che ama buttarsi dentro il mare ed esplorarlo. Il nostro “salvatore” dalle meduse che ci apre le acque tutte le volte che scendiamo in acqua. Marco Maccanti, piemontese, ci regala questi meravigliosi scatti marini che vedete contenuti in queste foto a seguire.

Scendere sott’acqua con le bombole oppure pinneggiare a filo d’acqua offre il privilegio di visitare ambienti e organismi fuori dalla portata comune e regala la possibilità di incontrare fantastiche creature marine che vivono in questi primi metri d’acqua. E così Marco incontra polipi e murene entra in grotte bellissime da cui la prospettiva del mare è ancora diversa da quella che si ha sopra la barca a vela.

Queste foto sono state scattate nella costa nord-est di Capraia, le grotte sono nella zona di Cala Mortola.

La sotto in fondo al mar, c’è vita!!!

Acque cristalline in cui perdersi nella contemplazione : posidonie come praterie e pareti verticali come falesie e scogliere. Ricci, stelle marine e crostacei,colori e poi l’infinità di piccoli esseri viventi, ovunque, di qualunque forma.

Capraia è anche questo. Scoprire il mare e i suoi tanti protagonisti viventi è conoscere e amare questo immenso secondo pianeta. Rispettate sempre il mare, anche nei piccoli comportamenti, è importante. Buona immersione!

Un grazie di cuore a Marco Maccanti per questi scatti e buon vento!

ROTTA SU VIAREGGIO CON LA PATANA

Passiamo l’ultima notte a Capraia e poi si ritorna verso la costa. Abbiamo la totale assenza di vento…olio su tela…in toscano la chiamano “patana”.

Gianni mi spiega che è ancora meno della bonaccia, è totale assenza di vento, lo zero assoluto se veramente esiste uno zero assoluto di vento. La sensazione è quella di navigare dentro una palude…una strana luce…cielo e mare si fondono. Ho come la sensazione di essere dentro una bolla invisibile.

E’stata una vacanza bellissima, tante miglia di navigazione in pochi giorni, tutte le notti in rada. Una vacanza dove madre natura, come sempre, ha vinto su tutto.

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