EUROFLORA

Si è conclusa lo scorso fine settimana Euroflora 2018.

Non posso non scrivere anche io un articolo quest’anno su quanto visto nella bellissima Genova nei giorni dell’evento.

Euroflora è una delle più famose fiere del fiore e della pianta ornamentale che si svolgono nel Mediterraneo e nel mondo e si è tenuta nel capoluogo ligure dal giorno 21 aprile al 6 maggio.

Euroflora nasce a Genova nel 1966 da un idea di Carlo Pastorino, all’epoca Presidente dell’Ente Fiera del capoluogo ligure. Prendendo spunto dalle grandi esposizioni floreali europee, volle dar lustro alla città organizzando un evento unico che aveva al centro del progetto i fiori e le piante, con l’obiettivo di attirare visitatori per poter far diventare la Fiera di Genova un luogo apprezzato e tra i più importanti a livello internazionale. L’idea era quella di avere, in Euroflora, un’esposizione che fosse di riferimento non solo per la città, ma per l’intera Europa.

Pastorino propose all’associazione dei florovivaisti liguri di organizzare, con cadenza quinquennale, una grande floraliè ad imitazione di quella di Gand, in Belgio. Undici le edizioni svoltesi da allora ad oggi con un successo crescendo.

GENOVA

Iniziamo con il dire che in questo ultimo mese la città di Genova si è vestita a festa.

Alcune vie del centro e la Galleria Mazzini sono state abbellite da installazioni di ombrelli colorati aperti che penzolano dal cielo.

In città, ad ogni angolo, e davanti ai negozi sono stati posti vasi di fiori.

In via San Lorenzo vicino alla cattedrale macchine colorate ornate di fiori vengono fotografate dai turisti.

Giuseppe Carta, che ha realizzato un’opera con venti peperoncini rossi giganti in bronzo e resina policroma che fuoriescono magicamente dalla terra, ne ha posizionati anche altri cinque al Porto Antico.

Genova ha salutato Euroflora nella sua piazza principale De Ferrari con l’infiorata nella fontana . Centinaia di fiori sono stati adagiati sull’acqua a ricreare un prato fiorito di ranuncoli.

Una Genova di mare inondata da colori, ricca di eventi che portano alla scoperta gli angoli più suggestivi e famosi di questa città che tanto amo.

Ma quest’anno c’è qualcosa di diverso a Euroflora : la location, il verde dei Parchi sullo sfondo blu del mare di Nervi!

Questa undicesima edizione vede lo spettacolo di fiori e piante allestito per la prima volta all’aperto, in uno spazio eccezionale, nel meraviglioso scenario del Parco di Genova Nervi per offrire ai suoi visitatori un’esperienza unica.

A due passi dal mare, passeggiando fra il profumo dei fiori e la brezza marina, lungo un percorso che si sviluppa per cinque chilometri su una superficie di 86 mila metri all’interno dei Parchi di Nervi, luogo in cui si intrecciano le vegetazioni tipiche della Liguria, con quelle provenienti dai Paesi tropicali. Questo nuovo format e questa nuova location di Euroflora ha permesso così di valorizzare il patrimonio dell’intera Genova Nervi.

Oltre il parco, le ville e i musei storici da cui era possibile l’accesso dall’interno del parco stesso e la famosa e bellissima passeggiata Anita Garibaldi di Nervi di cui vi parlerò nel prossimo articolo. Il libero accesso e la fruizione contemporanea del Parco, del mare e del borgo.

L’acqua, la terra, l’aria ed il fuoco sono i quattro elementi naturali a cui si è dedicata la manifestazione, rappresentati nei quattro quadri da scoprire uno dopo l’altro lungo il percorso principale di visita, in un crescendo di stupore: Red Wave dedicato al fuoco, il Lago delle Ninfee dedicato all’acqua, Germinazioni dedicato alla terra e il Labirinto dedicato all’aria. Vi riporto la didascalia con la spiegazione delle installazioni.

RED WAVE

Si distendono sull’erba lunghe fiamme rosse che arrivano a lambire la sommità del grande prato. L’elemento naturale cui è dedicata questa installazione è il fuoco. La fioritura rossa di grande impatto visivo a contrasto con il fondo verde, sviluppa un percorso che sale per 120 metri, per un totale di 1800 mq di fioriture con 14.000 piante di margherite rosse.

Una volta raggiunto il centro dell’installazione, il percorso si apre in una zona più ampia che invita alla sosta. Qui si è immersi nel colore dei fiori, le corolle aperte ricordano il sole e il fuoco d’artificio che rosso si apre nel cielo in una serata di festa.

La margherita è una pianta perenne diffusa nei prati, sulle strade e nei terreni incolti di tutta Europa. I suoi fiori si presentano come dei capolini solitari con petali saldati tra loro racchiusi da brattee di colore verde. La principale caratteristica dei capolini della margherita è quella di chiudersi durante le giornate senza sole o piovose mentre, di giorno, in presenza di sole ne seguono i suoi spostamenti. I fiori delle margherite sono molto frequentati da farfalle.

LAGO DELLE NINFEE

Il cerchio è forma perfetta e pura. L’elemento naturale cui è dedicata questa installazione è l’acqua. Il lago delle ninfee accoglie il riflesso del paesaggio e del cielo che qui si specchiano in una lama d’acqua limpida, generando un senso di quiete e di placida bellezza. La vasca circolare è appoggiata al suolo, il prato modella e cinge il suo contorno.

Il suo diametro di 13 metri contiene 66 mc di acqua. Qui galleggiano 150 ninfee rustiche in diverse varietà: la loro ricchezza discreta è luminosa e fresca. Le ninfee sono piante ornamentali che si rigenerano senza sosta, per questo sono il simbolo dell’alba e dell’arrivo del sole. Oltre alla loro bellezza, con le loro foglie hanno la capacità di ombreggiare la superficie del lago mantenendo la temperatura a livelli più bassi ostacolando la formazione delle alghe.

GERMINAZIONI

Pareti di verde verticale accompagnano in una sequenza di quinte vegetali opere d’arte collocate nel paesaggio. L’elemento naturale cui è dedicata questa installazione è la terra. Le 5 quinte vegetali alte tre metri sviluppano 300 mq di verde verticale che si compone di moduli precoltivati montati su una griglia metallica alla quale è fissato l’impianto di irrigazione ad ala gocciolante.

La forma curva aiuta la stabilità della struttura che sorregge il peso del sistema di circa 90 kg/mq. Le specie vegetali impiegate sono principalmente: Carex, Dianthus, Phlox, Viola, Bergenia, Muehlenbeckia, Bupthalmum, Garofano, Ficus Repens, Basilico, Heuchera, Erigeron, Leucanthemum.

Giuseppe Carta ad Euroflora 2018 realizza “Capsica Red Light”: installazione scultorea di 20 Peperoncini rossi in bronzo e resina policroma. Dalla Terra emergono, in tutta la loro prorompente vitalità, 20 peperoncini.

La Terra sembra fargli spazio senza difficoltà, accondiscendente, quasi soddisfatta e partecipe di questa trascinante Germinazione. Le sculture, di impressionante naturalismo, con la superficie caldamente animata da sporgenze e rientranze, catturano la luce e la moltiplicano in tutto lo spazio circostante, inondandolo di molteplici suggestioni.

Una installazione scultorea in cui ogni elemento, pur mantenendo la propria autonoma ricchezza espressiva, è coinvolto in un insieme fortemente empatico, nella loro vitalità mediterranea.

LABIRINTO

Il labirinto non si coglie con un solo sguardo e alla leggera brezza marina ondeggiano papaveri rossi. L’elemento naturale cui è dedicata questa installazione è l’aria. Il Labirinto sviluppa un percorso di 200 metri; 500 piante di Photinia x fraserii con altezza media di 180 cm accompagnano il visitatore alla scoperta del Bouquet de Coquelicots Suspendus (Bouquet di papaveri sospesi) creati da Alain Micquiaux.

Con la sua bellezza semplice e naturale il fiore del papavero è fonte d’ispirazione di molti artisti, incarna il fragile ardore e la consolazione. E’ una pianta infestante di rara eleganza che cresce in maniera spontanea ai bordi delle strade, lungo le ferrovie e nei campi. Solitario e resistente, irradia con la sua grazia i luoghi più inaspettati.

Nella mitologia greca è legato a Demetra, la dea della Terra. Dopo il rapimento di sua figlia Proserpina da parte di Ade, il dio degli Inferi, essa aveva deciso di abbandonare le sue mansioni e presto la vegetazione avvizzì. Zeus, preoccupato per la sorte di tutte le creature, decise di convincere Ade a restituire la ragazza e ottenne che Proserpina stesse con la madre per sei mesi l’anno. Demetra, in occasione dell’incontro con l’amata figlia, fece sbocciare fra le spighe di grano bellissimi papaveri rossi, simbolo della sua immensa gioia.

Alain Micquiaux è un creatore di aquiloni. Con sede a Lorient in Bretagna (Francia), progetta e realizza sculture animate dal vento. Nel Labirinto sono installati 21 aquiloni. Ogni fiore è ancorato al suolo mediante picchetti in acciaio infissi nel terreno che assicurano stabilità, sicurezza e un lieve ondeggiare.

Tantissime altre le installazioni progettate e studiate da architetti, naturalisti e garden designer che hanno partecipato ad un concorso aperto, dal titolo “Meraviglia nei Parchi”, per ripensare il concetto di giardino.

Ve ne illustro due che sono quelle che mi sono piaciute di più personalmente.

LOCUS AMOENUS

Già il nome di questa installazione mi piace tantissimo. Locus amoenus è un termine usato in letteratura che si riferisce ad un luogo idealizzato e piacevole, in cui si svolge parte della trama. Si tratta di un tema assai diffuso anche nelle arti figurative.

“Un’installazione tra paesaggio, uomo e… girandole”

Il progetto che nasce dalla riflessione sul rapporto tra progetto e contesto.

Si tratta di un’installazione interattiva costituita da tre diversi componenti: il Prato, il Patio e l’Orto di Girandole. Il Prato costituisce la superficie su cui è sospesa l’installazione. Il Patio circolare in legno con la vasca d’acqua e le calle al centro richiama il bassin del giardino barocco, in cui incontrarsi. L’Orto di Girandole evoca il giardino ornamentale attraverso 1.200 girandole che simboleggiano i fiori in un processo in cui l’artificiale imita il naturale.

Tutt’attorno le girandole evocano i fiori: l’installazione è infatti circondata da un giardino composto da 1.200 steli di altezza variabile, richiamando l’immaginario del giardino ornamentale e trasformandolo in uno spazio ludico in chiave contemporanea.

Locus Amoenus è dunque un’architettura da esplorare, o dove semplicemente sostare. L’intenzione dei progettisti è, infatti, quella di proporre uno spazio condiviso, in cui i visitatori possano interagire nel e con l’installazione, superando una posizione di mera contemplazione passiva, stimolando nuovi significati sociali e ambientali.

SMART GARDEN

Un giardino bello e utile.

Smart Garden è una installazione da giardino pensata per essere riutilizzata in contesti urbani o naturalistici come pergola e arredo verde urbano multifunzionale. È realizzata con elementi metallici e intrecci di cavi traslucidi che formano una vela nautica stilizzata, in omaggio alla città di Genova, e una parte vegetale realizzata con migliaia di piante floreali che danno forma ad un giardino produttivo, urbano e ornamentale.

Produttivo, in quanto vi è la presenza di piante utili disposte a filari come negli orti.

Urbano perché impiega piante resistenti allo smog e di facile manutenzione.

Ornamentale per il loro abbellimento.

 

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