A MARE

Polignano a Mare è uno di quei borghi da visitare almeno una volta nella vita.

Siamo in Puglia in provincia di Bari. Vista e rivista in moltissime fotografie sul web e sulle riviste di turismo e viaggi, Polignano è proprio così. Una volta arrivati, ci si rende conto che quelle immagini da cartolina sono la realtà. Insomma le aspettative non vengono certamente deluse. Polignano a Mare è un po’ una Puglia in miniatura, questo piccolo angolo di poesia la ritrae infatti nel suo massimo splendore, un sublime connubio tra il mare cristallino e le scogliere del borgo antico che si stagliano nel blu con strapiombi mozzafiato.

L’azzurro del mare, il bianco delle case, i pumi colorati sulle ringhiere dei balconi e l’odore di cibo nei vicoli affollati. Insomma signori siamo sempre nel nostro meraviglioso Mediterraneo che mai e poi mai delude.

Il nucleo più antico della cittadina sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare Adriatico.

Il territorio comunale, delimitato appunto ad est dal Mare Adriatico, confina a nord con Mola di Bari, ad ovest con Conversano, un piccolo borgo medioevale assolutamente da visitare se capitate in questa zona, a sud-ovest con Castellana Grotte e a sud-est con Monopoli.

Questa sua localizzazione vicino a zone di interesse turistico come Monopoli (a soli 7 km), Ostuni, Alberobello e Cisternino (queste ultime a circa a 40/50 km), la rendono luogo ideale per soggiornare e fare base per partire alla scoperta di questo meraviglioso tratto di Puglia. Inoltre Polignano è dotata di una stazione ferroviaria per cui si può raggiungere dal nord con circa 10/11 ore di viaggio da Milano.

La Puglia è vasta, è lunga e c’è molto bellezza da vedere. Agosto non è ovviamente il mese ideale se non amate la folla, le file sono ovunque e i parcheggi sono difficili.

Dal 2008 Polignano a Mare ha sempre ricevuto la Bandiera Blu. Si caratterizza per una costa alta e a tratti frastagliata, sulla quale hanno sbocco numerose lame. Una di queste, Lama Monachile, è la profonda insenatura appena fuori dalle mura del centro storico, così chiamata perché in passato vi si è attestata la presenza della foca monaca.

La Lama Monachile o Cala Ponte è il luogo più conosciuto in assoluto di Polignano. L’immagine di questa caletta l’avrete vista moltissime volte nelle bacheche di Facebook o su Instagram, essendo infatti un gettonatissimo sfondo per selfie. Due pareti di roccia a strapiombo e una piccola insenatura nel mezzo. Sopra di lei a collegare la parte del centro storico con il lungomare Modugno la sovrasta il ponte borbonico alto 15 metri della via Traiana, quattro archi romani perfettamente restaurati e mantenuti a testimoniare la storia passata di Polignano. Da qui si può osservare tutta la cala.

L’antica via Traiana, costruita dall’imperatore Traiano per collegare Roma e Brindisi, fu utilizzata in epoca passata come porto di approdo per le navi che trasportavano le merci provenienti dall’Oriente, poi portate in paese attraverso dei carri. Da qui, tra l’altro, tutta una serie di attraversamenti nascosti e gallerie permettevano un tempo di collegare il centro storico del paese a delle cavità naturali in cui la merce veniva messa in salvo durante le mareggiate.

Per trovare un posticino in questa spiaggia chiamata anche Cala Ponte occorre arrivare molto presto la mattina. Questa è l’unica Cala da cui si può accedere direttamente dalla spiaggia, senza doversi tuffare dagli scogli. Il pomeriggio la cala rimane in ombra. Dalla spiaggia troverete una bucatura, una vera e propria galleria scavata nel soprastante scoglio che sbuca direttamente nel mare.

Polignano a Mare è nota per essere la città natale del famoso cantante Domenico Modugno a cui è stato intitolato un tratto di lungomare dove è posta anche una statua di bronzo a lui dedicata.

Proprio alle spalle della statua di Modugno, c’è una scalinata al termine della quale si accede a una vasta superficie piatta di roccia che fa da terrazza sul mare. Da qui infatti si ha la vista su Cala Monachile, la scogliera e il centro storico con le sue case bianche che si affacciano sul mare. Non c’è posto migliore per le foto. Questa terrazza rocciosa è davvero molto grande quindi è il punto ideale per stendersi su una pietra a prendere il sole a suon di vento e tuffarsi in mare direttamente dalla scogliera. Qua è normale, tutti si tuffano in mare in continuazione, chi è della zona è abituato. L’accesso al mare è il tuffo. Occorre munirsi assolutamente di scarpette di gomme ben rinforzate e antiscivolo.

Con quelle sue scogliere Polignano a Mare è perfetta per i tuffi. Ed è proprio per questo motivo che a fine settembre Polignano fa parte di una delle tappe del Red Bull Cliff Diving una delle più importanti gare di tuffi del mondo. I trampolini vengono installati sulla balconata di uno degli edifici che affacciano sulla Lama Monachile. Tuffi vertiginosi da 27 metri di altezza, che lasciano a bocca aperta le migliaia di persone accorse per assistere alla gara: dalle barche al largo agli scogli vicini, ci si contende la posizione migliore per vedere le acrobazie dei campioni.

Oltre la statua di Domenico Modugno inizia il lungomare a lui dedicato, dove troverete in ordine prima Cala Grottone, una piccola zona rocciosa da cui è facile raggiungere l’acqua, oltretutto particolare per la piscina naturale, molto apprezzata dai bambini. Di fianco, nel ristorante omonimo “Ristorante Il Grottone”, potrete mangiare pesce fresco godendo di una selle viste più belle di Polignano. La piscina rettangolare dai contorni così precisi è artificiale, mi raccontano che parecchi anni fa sopra c’era una costruzione. Vicino c’è anche la grotta Azzurra.

Subito dopo il Lido di Cala Paura famosa perché punto di arrivo della processione via mare del Santo patrono. In origine si chiamava Cala Paguro e poi negli anni per un declinazione di dialetti si è trasformata in Cala Paura. Il nome deriva dal granchio che vive sulle rocce di questa cala che in parte è anche attrezzata e dove si possono affittare i pedalò.

Dopo Cala Paura un susseguirsi di piccole cale fino ad arrivare alla piccola spiaggia del porto turistico di Polignano

GROTTA PALAZZESE E GROTTE MARINE

Non riesco a pensare di essere in un borgo di mare e di vederlo solo via terra.
Ho bisogno di vederlo dal mare, ho bisogno del punto di osservazione dalla barca per capire esattamente dove sono. Per me diventa essenziale questa cosa.
Così un pomeriggio si decide di ammirare la costa di Polignano e dintorni dal mare noleggiando un gozzo.
La luce ahimè non è delle migliori. Vi dico subito che da Termoli in giù non si va a vela, se non molto poco, questo tratto di costa scavato negli scogli si presta principalmente, ad una navigazione a motore.
Un susseguirsi di scogli con delle grotte scavate al loro interno, inutile dirvi che qui la risacca regna sovrana e avvicinarsi a vela diventa difficoltoso e pericoloso.
I Gozzi sono molto utilizzati in questa zona, ne trovate da noleggiare al Porto turistico di Polignano oppure al Porto di Monopoli dove è presente anche qualche imbarcazione a vela.

La costa nei dintorni di Polignano a Mare è piena zeppa di grotte marine, più di 70, originate dai fenomeni di erosione del mare e del vento. Si possono visitare grazie a un giro in barca, o in pedalò. Le gite in barca alla scoperta delle grotte durano circa due tre ore e prevedono anche una sosta per il bagno. Sicuramente questo è uno degli aspetti di Polignano a Mare da non perdersi.

La Grotta Azzurra, la grotta dell’Arcivescovo, la grotta Ardito, la grotta delle Monache, la grotta delle Rondinelle, la grotta dei Colombi una delle più belle ed affascinanti per il colore verde ed azzurro, sono le grotte più grandi e principali. Poi seguono grotticelle minori, create dal mare nei tempi.

In questo invidiabile patrimonio di grotte e grotticelle, spicca maestosa e suggestiva, “la signora” delle grotte: La Grotta Palazzese. Così chiamata per via dei marchesi Leto che la inclusero nei beni del “Palazzo”.

Grotta Palazzese ospita oggi un ristorante di lusso, uno tra i 25 più belli del mondo, ma sembra che già in passato fosse stato teatro di eventi di un certo livello. La particolarità del luogo, oltre al fatto di trovarsi dentro la roccia a picco sul mare, è che non è visibile da nessun punto del paese. È visibile solo dal mare facendo un tour in barca (come ho fatto io) oppure la vedrete solo andandoci a cena. Per mangiare alla Grotta Palazzese, solo su appuntamento. Il menù base, molto leggero, parte dai 150 euro a persona bevande escluse.

CENTRO STORICO

Girondolando per le sue viuzze non si può fare a meno di notare un mix di stili decorativi e colori che segnano il passaggio di culture diverse come quella araba, bizantina, spagnola e normanna e la rendono così caratteristica.

Pietra Leccese e calce bianca, persiane blu, balconcini con ringhiere decorate da coloratissimi pumi pugliesi e dai fiori di bouganville. Il mare blu, nel #bludipintodiblu.

Un dedalo di strette viuzze e di scalini, mura e cortili. Una spruzzata di isole cicladi mixate insieme al barocco leccese. Si questa zona della Puglia ha molta assonanza con la Grecia, di cui oltre che ai colori troviamo tracce nel passato storico.

L’ingresso al cuore del borgo è marcato dall’imponente Arco Marchesale, conosciuto anche come Porta Grande, divide il borgo nuovo da quello antico, è una cinta muraria effettuata nel 1530 e poi diventata nel 1780 unica via di accesso al paese. Sulla volta a botte dell’arco Marchesale è visibile una tela rappresentante la crocifissione di Cristo risalente alla fine del cinquecento.

Da qui la strada conduce alla piazza principale del paese Piazza Vittorio Emanuele. Qui si affacciano edifici come la Casa dell’Orologio e la Chiesa Matrice nonch ex-cattedrale, oltre a locali e ristoranti.

La Casa dell’Orologio, di origine medievale, un tempo ospitava la sede dell’università. Ancora oggi l’orologio viene caricato personalmente a mano dalla proprietaria della casa.

La chiesa matrice intitolata a Santa Maria Assunta è affacciata sulla piccola piazza Vittorio Emanuele, cuore del centro storico, fu cattedrale fino al 1818, quando la piccola diocesi di Polignano fu aggregata a quella di Monopoli. La chiesa è chiusa al pubblico per lavori di restauro e risanamento.

Dalla piazza si diramano una serie di piccole stradine lastricate che accompagnano il visitatore in quelle che possono definirsi il simbolo stesso della città, le balconate: si tratta di terrazze che si affacciano a strapiombo sul mare offrendo panorami mozzafiato.

Nel cuore di Polignano abbiamo un’altra protagonista: la poesia.

I muri del centro storico sono infatti impregnati di poesie dipinte da “Guido, il Flaneur”. Guido è barese, ma dal 1984 ha scelto di vivere a Polignano.

È lui che ha portato i versi poetici di grandi poeti e scrittori, oltre ai suoi, sulle porte e le scale delle case di Polignano a Mare. In accordo con i proprietari degli edifici, regala poesia a chiunque passa ad ammirare il suo bel paese. Un’idea romantica che intensifica la magia di questo borgo e allo stesso tempo un’idea che permette di avvicinare i più piccoli del paese alla letteratura.

IL CIBO IN PUGLIA È CULTURA

Sono ingrassata tanto. Commentiamola così. In Puglia la cucina è cultura, accoglienza, stile di vita e radice.

Io ho passato sei giorni a mangiare. Quindi cosa non perdervi?

La colazione con il pasticciotto, un tipico dolce leccese una pasta frolla molto morbida ripiena di crema, oppure di crema e amarene oppure di crema e cioccolato. Io li ho assaggiati tutti. Il più buono io l’ho mangiato a Monopoli in un bar che si chiama Atipico.

In alternativa una bella colazione salata con la tipica focaccia pugliese, quella alta con i pomodorini e l’olio.

Sottolineo che senza vergogna la sottoscritta nel b&b dove ha soggiornato mangiava la focaccia pugliese, la stracciatella, le caciottine con i pomodorini freschi. Alle nove di mattina.

Imperdibili gli aperitivi con le frise condite in tutti i modi che vi propongono comprese quelle di pesce.

A pranzo potreste mangiare un panzerotto, fatto come da tradizione, con pomodoro, mozzarella e gamberi alla Rotellina. Anche questo posto è così famoso per i suoi panzerotti fritti che la coda è d’obbligo. Tantissime le varianti da quelle salate a quelle dolci. Ve li preparano al momento e ve li consegnano bollenti appena tolti dalla friggitrice ma vi assicuro che la pasta sembra cotta al forno non è per niente unta. Packaging super intelligente per essere aperto e addentato senza sbrodolarvi.

Dal super mago del gelato il gelato con la panna, che qui a Polignano vuol dire che ti mettono la panna dentro il fondo del cono, poi ti mettono il gelato, poi lo girano a testa in giù e lo intingono completamente dentro la panna.

Una bella cena a base di pesce in qualche ristorante all’interno delle mura.

Sovrano e assoluto il panino con il polpo arrostito condito con rape aglio e olio, mosto cotto di fichi, ricotta e pepe, olio alle alici da Pescaria, un fast food ittico che cerca di promuovere il pesce fresco locale. A leggere le recensioni e il menù viene l’acquolina in bocca: dagli estrosi panini (anche con tartare di diverso tipo) fino alla frittura mista e piatti di cruditè di mare. Qui ci sono da fare delle code di almeno un ora se non di più ma ne vale) assolutamente la pena. Oltre al panino io ho assaggiato anche la tartare di salmone con l’ananas che il crudo di pesce. Eccellente tutto. Fate quella fila ne vale la pena.

Una ultima informazione? Dove dormire a Polignano?

Troverete le più svariate soluzioni. Polignano offre sistemazioni di lusso e tantissimi appartamenti e b&b dove poter soggiornare. Io vi lascio questo indirizzo: Bed & Breakfast Tra Le Mura (http://www.tralemura.com/it/home/)

Il signor Matteo e sua moglie hanno dato un tocco in più al passaggio in questa meravigliosa regione. Le camere perfettamente ristrutturate e arredate. La posizione all’interno delle mura antiche, e la colazione da urlo sia per qualità che per location. Inizierete la giornata guardando la città dai tetti bianchi e il mare blu, e se siete da albe come me potrete deliziarvi gli occhi con dei colori come questi! Vedi foto sotto

MONOPOLI

A soli sette chilometri da Polignano si trova la bianca Monopoli e la sua bellissima costa con un mare incredibile.

Nella zona a sud di Polignano verso Brindisi troverete un mare da urlo e calette nascoste frequentate da poca gente anche in agosto. Obbligatoria una macchina e le scarpette di gomma.

La zona del Lido di Cala Paradiso è divisa in uno stabilimento attrezzato e una piccola insenatura di sabbia libera oppure di scogli. Anche qua vale la regola dei tuffi. Dopo Cala Paradiso le tre cale del Lido Santo Stefano.

La città di Monopoli per la sua posizione strategica, in passato, in periodo bizantino e normanno, ha dovuto subire numerosi attacchi di pirateria cessati nel medioevo quando la città venne lentamente ripopolata . Sin dall’anno 1000, Monopoli è sede vescovile, fu sotto il potere di spagnoli e veneziani che, sfruttando la sua posizione, portarono, il luogo, alla floridezza commerciale.

Monopoli si presenta, come quasi tutti i borghi della Valle d’Itria, con il cuore del suo antico borgo medioevale cintato da mure perimetrali a picco sul mare. Monopoli è una delle città bianche di questo tratto costiero.

Un modo per visitare Monopoli è quello di iniziare dal suo porto, suggestivo in ogni ora del giorno, e porta d’entrata alla città per chi arriva dal mare, di una città nata sull’acqua. Nella caletta dell’antico porto naturale si può vedere il gozzo, la tipica imbarcazione locale, tutta in legno, con i suoi caratteristici colori, celeste e rosso.

Dal porto si parte alla scoperta del centro storico di Monopoli, la città vecchia, con le sue strette viuzze lastricate a chianche, lastre di pietra calcarea, tra archi e vicoletti, chiese quasi strette le une alle altre.

Gli scorci nel suo centro storico sono meravigliosi da ammirare e fotografare.

Bianco e blu si scontrano e si incontrano di continuo anche in questa città spruzzata dai fiori di bouganville fucsia e questo mi fa tanto pensare alla Grecia.

E’ così mentre cammino a testa in su inciampando in ogni ciotolo continuo a pensare che mentre questa nostra bella Italia si sfascia politicamente ogni giorno di più, mentre i ponti si sgretolano e crollano, vivo nel paese più bello del mondo. Si noi abbiamo una concentrazione di bellezza e di storia nel nostro stivale che è ineguagliabile.

Arrivo in Via Purgatorio n.1 nel centro storico, all’interno delle mura di Monopoli e penso che se davvero esiste il Purgatorio i gestori del reparto dovrebbero proprio procurarsi una targa d’ingresso come questa. Far stendere i panni ai peccatori ai balconi ornati di bouganville e mettere i pumi pugluesi colorati ai lati delle ringhiere.
Intravedere il cielo #blu. Secondo me si potrebbero espiare i peccati meno gravi più velocemente.
Insomma se prendete spunto da questa foto per rimodernare la location io ci sto a farmi qualche anno lì!
Si perché dai su…”Scagli la prima pietra chi è senza peccato”

Poco più avanti la Basilica Cattedrale dedicata alla Madonna della Madia, protettrice di Monopoli, spicca con la sua maestosità tra il bianco delle abitazioni del centro storico e ne rappresenta il simbolo. Costruita nel XII secolo, poi riedificata e ampliata successivamente, mostra oggi tutta la sua ricchezza barocca, uno scrigno di tesori d’arte tra cui l’icona della Vergine dalle fattezze bizantine che le ha dato il nome.

Su tutto domina il Castello di Monopoli è una scenografica fortezza sul mare, costruita durante il periodo della dominazione spagnola. Costruito su una striscia di terra che sembra insinuarsi nel mare, è noto come il Castello di Carlo V perchè la sua costruzione fu voluta proprio da Carlo V a protezione e supervisione della città di Monopoli.

Come nella maggior parte delle strutture fortificate del Cinquecento, anche il Castello di Monopoli ha una forma pentagonale, e pare che all’inizio fosse parte di un più ampio complesso murato di cui facevano parte altri elementi come l’antica chiesa di San Nicola della Pinna e il convento annesso. La particolarità della sua struttura è che una sua parte sembra essere immersa nel mare, un dato che emerge da antiche attestazioni che testimoniano anche la pratica dell’epoca di pescare il corallo direttamente al di sotto del castello. Un legame, quello con il mare, fortissimo ed evidente nel caso del Castello di Monopoli. Nel corso del tempo il Castello di Monopoli ha assolto diverse funzioni, prima ospitando intere guarnigioni di soldati e poi prestandosi a diventare un carcere e infine sede della più alta autorità militare locale.

Il Castello di Monopoli rappresenta, inoltre, il punto di partenza ideale per andare alla scoperta di tutti gli altri luoghi da visitare della città. Proprio dal castello, infatti, è possibile proseguire per il lungomare San Salvatore, che regala le migliori viste della città e che si presenta come un vero e proprio balcone sull’Adriatico.

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